È finita la caccia all'uomo. Cherif Chekatt, il francese di origini nord africane che ha ucciso tre persone e ne ha ferite sedici, ha terminato la sua fuga in maniera definitiva alle 21 di ieri sera. Il 29enne, riconosciuto da una donna mentre camminava per Rue de Lazaret, non ha avuto scampo. La donna infatti, ha prontamente chiamato il centralino della polizia, che già perlustrava la zona con la squadra mobile e con elicotteri. Cherif passeggiava, non lontanto dai mercatini di Strasburgo dove ebbe luogo il massacro poco più di 48 ore fa. Non si era dunque mai allontanato dal quartiere della strage, né dai suoi domicili, situati proprio nella stessa zona.
Una fuga che ha avuto vita breve, come l'assalitore, estremista radicalizzatosi in carcere, che non è sopravvvisuto ai colpi esplosi dalla polizia.
Subito dopo la chiamata della donna infatti, diverse pattuglie sono giunte sul luogo dell'avvistamento. Non ci è voluto molto ad identificare Cherif. Non appena raggiunto, il 29enne ha estratto la pistola, la stessa usata per la strage, ed ha cominciato a sparare. Tempestiva la reazione della polizia che ha fatto fuoco. Nulla da fare per Cherif Chekatt. Tutto ciò alle 21 circa di ieri sera, l'ora in cui l'incubo è finito, dopo il timore che il killer avesse potuto varcare il confine con la Germania o addirittura pensare di raggiungere l'Italia.
Finisce un incubo
La ricerca e la cattura, per quanto svoltesi nell'arco di sole 48 ore, non hanno avto un facile svolgimento. Prima della fortuita chiamata della donna che ha riconosciuto il killer, gli investigatori non sapevano che direzione prendere. In dubbio la sua permanenza in Francia, soprattutto dubbia la sua permanenza nello stesso quartiere della strage.
Eppure Cherif non se ne era mai andato. Forse aspettava delle direttive precise, forse ha ecceduto in sicurezza, o forse non voleva allontanarsi dalla famiglia che abitava proprio in quella zona.
Dopo il fermo di un uomo nella mattinata di ieri, rivelatosi sbagliato, e dopo un blitz nella zona di Neudorf, si è riusciti finalmente ad acciuffare il fuggitivo.
Una segnalazione dunque, ha risolto una questione che poteva diventare ben più spinosa. Come una segnalazione era stata necessaria il 13 novembre 2015 quando Salah Abdeslam, tra gli autori della strage del Bataclàn di Parigi, venne riconosciuto e segnalato alla polizia, mentre si aggirava in un quartiere poco distante da quello della strage, una delle prime sanguinose espressioni del terrorismo islamico in Europa.