Rapporti bollenti in un bagno di Montecitorio. Il rumors è stato rilanciato nei giorni scorsi da Il Giornale ed ha fatto rapidamente il giro del web. Nell’articolo di Romana Liuzzo non vengono menzionati i protagonisti della vicenda a ‘luci rosse’ ma i partiti di appartenenza. Secondo quanto riferito dalla giornalista un esponente leghista e una deputata grillina non sarebbero riusciti a tenere a freno i bollenti spiriti ed avrebbero deciso di appartarsi. Convinti di essere al riparo da occhi indiscreti avrebbero dato sfogo alla loro passione in un bagno della Camera dei Deputati.
Ma, evidentemente, tenerezze ed ardite effusioni hanno richiamato l’attenzione di qualche avventore e la liaison è diventata immediatamente di dominio pubblico.
“I nomi sono conosciuti ma non li facciamo perché la privacy è un diritto” - ha precisato la giornalista sottolineando che i protagonisti della vicenda non stavano certo dibattendo di questioni politiche.
'Alti, mori e di bella presenza'
Nonostante ciò da giorni il pettegolezzo in salsa piccante, ribattezzato ‘water-gate’, è tra i principali argomenti di discussione tra gli esponenti politici (e non solo). In tanti sono curiosi di conoscere i nomi dei due focosi deputati ed altri intriganti particolari di quel rapporto intimo consumato nella toilette di Montecitorio.
A tal riguardo ulteriori dettagli sulla vicenda sono stati raccontati dal direttore de Il Tempo. Franco Bechis ha precisato che entrambi i protagonisti sarebbero “alti, mori e di bella presenza” precisando che “tutti conoscevano i nomi della coppia e davano giudizi a casaccio”.
Inoltre il deputato della Lega e la collega del Movimento Cinque Stelle avrebbero vissuto quella travolgente trasgressione in un bagno del quarto piano dove, come evidenzia il quotidiano romano, il rischio di essere ‘sorpresi’ è altissimo “per il continuo via vai delle commissioni”.
L'incontro bollente si sarebbe consumato al quarto piano di Montecitorio
Indizi che hanno infiammato ulteriormente gli amanti del Gossip a sfondo politico. I protagonisti del momento osé difficilmente usciranno allo scoperto per il timore di essere travolti dallo ‘scandalo a luci rosse’. Non è la prima volta che quello che accade nelle toilette di Montecitorio diventa argomento di discussione. Nel 2006 Elisabetta Gardini, all’epoca portavoce di Forza Italia, fu protagonista di un’accesa discussione con Luxuria, deputata del Prc, sull’utilizzo del bagno delle donne.