Il Movimento Cinque Stelle ha depositato una proposta di legge per legalizzare il consumo e la coltivazione di Cannabis, anche ad uso ricreativo. La firma del ddl è di Matteo Mantero, senatore dello stesso movimento politico. La notizia è riportata dai principali media nazionali, e sicuramente promette un acceso dibattito sulla questione. Quello di liberalizzare la cannabis è un argomento da sempre molto dibattuto nel nostro Paese, e che ancora oggi divide gli italiani. C'è infatti chi è a favore, e c'è chi è contro. In alcune nazioni, come l'Uruguay e il Colorado, il suo consumo è consentito.

In Italia, e in molte nazioni europee e del mondo, la cannabis è assolutamente vietata, ma su esplicita richiesta si può usare per terapie mediche che ne prevedano il suo utilizzo.

Chi si oppone alla legalizzazione difende le associazioni criminali

Matteo Mantero è il firmatario di questo disegno di legge e ha spiegato ai media le ragioni che lo hanno portato a sostenere questa battaglia per la legalizzazione della sostanza, definita ad oggi come "droga leggera".

Secondo Mantero, il mercato della cannabis oggi è controllato da organizzazioni criminali senza scrupoli. E' un mercato che frutta svariate centinaia di milioni di dollari all'anno, e che indubbiamente, secondo il pensiero del senatore, arricchisce i trafficanti.

Legalizzando la cannabis si potrebbero così abbattere i costi per i procedimenti penali. Solo in Italia il mercato nero dei cannabinoidi è di 30 milioni di euro, secondo quanto riportato da Repubblica, che cita le parole dello stesso Mantero. "Chi si oppone alla legalizzazione difende le associazioni criminali" - questo il pensiero del firmatario della proposta di legge.

I detrattori sostengono che aumenterebbe il consumo dello stupefacente

Non la pensa così invece chi si oppone duramente alla decisione di legalizzare la cannabis. Secondo le motivazioni dei detrattori, consentire l'uso legale della cannabis, anche a scopo ricreativo, farebbe aumentare il suo consumo come sostanza stupefacente, quindi in questo senso si avrebbe un effetto a doppio taglio.

La proposta dei Cinque Stelle prevede delle condizioni da rispettare se si vuole coltivare la pianta. In effetti si consente solo in determinate condizioni la sua coltivazione, fino a 3 piante per il consumo individuale, e a 30 piante con relativa comunicazione alla Prefettura. Nella legge è stata prevista anche la quantità minima di sostanza che si può avere con se: in casa circa 15 grammi, mentre fuori la soglia è fissata a 5 grammi.