Non si dà pace Francesco Compagnucci, il papà di Camilla, la bimba di 9 anni deceduta ieri, mercoledì 2 gennaio, sulla pista del Sestriere dopo un grave incidente sugli sci. L'uomo, distrutto dal dolore, ha puntato il dito contro la barriera frangivento. Un anno fa, nello stesso punto, era morto un ragazzo di 31 anni, Giovanni Bonaventura.

Il tragico incidente

Camilla, originaria di Roma, amava la neve e adorava sciare. Con il padre era arrivata in Piemonte, al Sestriere, il 27 dicembre per una "settimana bianca" organizzata dalla sua classe, la IV D della scuola elementare Crispi di Monteverde.

Ieri, dopo pranzo, insieme a papà Francesco Camilla ha affrontato la pista "Imbuto" del comprensorio sciistico Sauze d'Oulx, in alta Val di Susa. Una pista rossa, di media difficoltà, ma piuttosto impegnativa in quanto caratterizzata da un restringimento che precede un incanalamento con un passaggio obbligato tra le rocce. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la piccola - che indossava il casco - ad un certo punto ha perso il controllo degli sci ed è finita fuori pista, scivolando verso valle per circa 50 metri e sbattendo violentemente contro una barriera frangivento.

Sul posto sono intervenuti immediatamente gli operatori del 118 che, prima di trasportarla in ospedale con un elicottero, hanno tentato di rianimarla.

Purtroppo non c'è stato nulla da fare: Camilla è morta intorno alle 16:30 al Regina Margherita di Torino per un arresto cardiocircolatorio provocato dal grave trauma toracico e dalla frattura dello sterno.

La disperazione del papà

Il padre, disperato, dopo aver avvisato la moglie rimasta a Roma, ha avuto un malore ed è stato ricoverato presso il reparto psichiatrico dell'ospedale torinese.

L'uomo, sotto choc, non ha fatto che ripetere (come riporta Il Messaggero): "Se solo non ci fossero state quelle barriere frangivento la mia piccola forse sarebbe ancora viva".

La Procura di Torino ieri ha avviato un'indagine coordinata dal pm Valerio Longi. Già oggi, probabilmente, il medico legale Roberto Testi effettuerà l'autopsia sul corpo della bambina, mentre i carabinieri cercheranno di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.

Gli uomini dell'Arma hanno sequestrato il casco e l'equipaggiamento da sci della piccola. Anche la barriera frangivento è stata posta sotto sequestro, mentre la pista "Imbuto" è rimasta aperta.

L'anno scorso, nello stesso punto del comprensorio sciistico della Via Lattea, Giovanni Bonaventura, ingegnere torinese, aveva avuto un incidente analogo a quello di Camilla: dopo aver perso il controllo degli sci era andato a sbattere contro una barriera ed era deceduto sul colpo.