Nella giornata di oggi, mercoledì 26 dicembre, verrà effettuata l'autopsia sul corpo di Mattia Mingarelli, 32 anni. L'uomo, agente di commercio della Trussoni Beverage di Dubino (Sondrio) è stato trovato senza vita in Valmalenco la vigilia di Natale. La Procura di Sondrio ha disposto per oggi l'autopsia: gli inquirenti, non escludono alcuna pista - neppure l'omicidio - e sono alla ricerca di elementi utili per proseguire l'indagine.
Il ritrovamento e l'autopsia
Mattia Mingarelli aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso 7 dicembre. Per giorni e giorni, una task force composta da volontari e squadre specializzate lo avevano cercato - anche con cani molecolari, droni ed elicotteri -.
Poi, sabato 24 dicembre, il tragico epilogo: alcuni sciatori hanno rinvenuto il corpo senza vita del giovane in un bosco a circa 1.800 metri di quota, nei pressi della seggiovia della ski-area "Chiesa in Valmalenco-Palù".
Sulla vicenda stanno indagando gli uomini del comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Sondrio, coordinati dal tenente colonnello Emanuele De Ciuceis, Al momento, tutte le piste sono battute, anche quella delittuosa. Non si esclude, infatti, che il ragazzo sia stato ucciso ed il suo corpo sia stato spostato in seguito.
Subito dopo il ritrovamento del cadavere, il sostituto procuratore Antonio Cristillo, ha disposto l'autopsia. L'esame, in un primo momento programmato per la prossima settimana, sarà eseguito già oggi - nonostante la festività di Santo Stefano - dall'anatomopatologo Paolo Tricomi di Lecco, presso l’obitorio dell’ospedale civile di Sondrio.
Il giallo di Mattia
Gli inquirenti stanno "accelerando i tempi" in quanto sperano che dall'autopsia possano emergere elementi utili per il proseguimento dell'indagine. Il caso di Mattia Mingarelli, infatti, è un vero e proprio giallo e, a oggi, ci sono diversi punti da chiarire. Il giovane, originario da Albavilla, piccolo centro in provincia di Como, era arrivato in Valmalenco lo scorso 7 dicembre con l'intenzione di trascorrere sulla neve il ponte dell'Immacolata.
Dopo una breve escursione, però, era sparito nel nulla.
Gli investigatori, durante le ricerche, hanno posto sotto sequestro l'automobile del giovane, un'Audi A1 ritrovata in un parcheggio in località San Giuseppe, vicino alla baita della famiglia Mingarelli e al Rifugio Ai Barchi. Proprio qui, infatti, Mattia ha trascorso le sue ultime ore in compagnia del gestore della struttura, Giorgio Del Zoppo.
L'uomo - più volte ascoltato come "persona informata dei fatti - all'indomani della scomparsa dell'agente di commercio, aveva consegnato ai carabinieri lo smartphone di Mattia (affermando di averlo rinvenuto nella neve).