Si è svolto ieri mattina a Zingonia un nuovo blitz dei Carabinieri di Treviglio, cittadina della Bassa Bergamasca che per quanto riguarda la propria amministrazione risponde a più comuni della provincia di Bergamo.

Per dirigere questa operazione è stato scelto il Maggiore Papasodaro. Il suo scopo era quello di contrastare la crescente criminalità della cittadina.

Il blitz

L’intervento ha visto in azione i Carabinieri di Treviglio che sono stati aiutati nella perquisizione degli appartamenti dall’Unità Cinofila, appartamenti che in buona parte sono stati abbandonati proprio in vista della demolizione ormai vicina.

Con questa operazione si vogliono fermare le azioni criminali della zona: dallo spaccio all’uso del complesso come deposito e/o dormitorio non autorizzato.

Nell’intervento hanno partecipato anche i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e la squadra antisommossa dei Carabinieri di Milano. Dopo l'operazione, sono state diffuse le prime immagini, tramite un video, delle Forze dell’ordine in azione. Nelle riprese si vedono i Carabinieri far salire un gruppo di immigrati su un pullman prima di allontanarsi dalla zona. Dalle immagini si può notare anche lo stato di desolazione di alcuni appartamenti e dei negozi. Le Forze dell’ordine fanno sapere di aver sequestrato un chilo di droga e di aver rintracciato alcuni stranieri clandestini che prossimamente saranno espulsi dal Paese.

Non si tratta del primo intervento

Non è la prima volta che le forze dell’ordine intervengono nei condomini noti, a chi abita nella zona, con il nome di “Torri di Zingonia”. Dal 2016 sono state numerose le operazioni nel complesso abitativo che, per una riqualificazione dell’area volta a bloccare l’illegalità ed il degrado della zona, dovrà essere demolito il prossimo mese.

Proprio per questo ora le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli. Da tempo si stava valutando la possibilità di riqualificare l’area senza dover necessariamente radere al suolo le Torri, ma stando al progetto approvato al loro posto verrà creato un nuovo quartiere.

L’insieme dei condomìnii era nato negli anni sessanta grazie al desiderio di Renzo Zengone di creare la “Nuova Città” dando così una casa a chi lavorava nelle industrie nate con essa (nate con la stessa ZIngonia nda).

Un progetto ambizioso, ma che aveva già un fortuito precedente nel territorio milanese.

Il complesso in questione si compone di sei condomìnii per un totale di 206 appartamenti ed alcuni negozi, ma quelli perquisiti in questa operazione sono solamente due: Anna ed Athena, le due palazzine dove risiedevano ancora poche famiglie.