Da ore una Skoda con cinque uomini a bordo era stata segnalata nella giornata di ieri alle forze dell'ordine. Molti, nella provincia di Benevento, avevano sospettato che a bordo ci fossero persone malintenzionate ed avevano chiamato i centralini del pronto intervento.

La segnalazione era giusta: in nottata, nei pressi di Telese Terme, piccolo comune nei pressi del Parco regionale del Matese, l'autovettura sospetta è stata intercettata ad un posto di blocco effettuato da una pattuglia della Polizia del locale commissariato.

La vettura sospetta ha forzato il blocco ed è stata lanciata a tutta velocità per fuggire dalla Polizia

L'autovettura, con cinque uomini a bordo, si è lanciata in una folle corsa lungo la strada statale Telesina dopo aver forzato il posto di blocco,dando vita ad una fuga durata circa una ventina di chilometri, inseguita dalla pattuglia della Polizia.

La forte velocità è stata però fatale per i fuggiaschi. L'auto si è ribaltata e lo schianto si è rivelato mortale per quattro degli occupanti. Il quinto passeggero, è sopravvissuto ed è stato prontamente soccorso e ricoverato all'ospedale di Benevento. Qui è stato sottoposto ad intervento chirurgico e, nonostante la prognosi riservata, non sarebbe in pericolo di vita.

All'interno dell'auto c'erano tutti gli attrezzi necessari per il furto con scasso

Nel luogo dell'incidente gli investigatori intervenuti hanno ritrovato, sparsi intorno ai rottami dell'autovettura sulla quale viaggiavano i fuggitivi, molteplici attrezzi da scasso, ed alcuni gioielli e monili, probabilmente frutto di qualche azione compiuta durante la giornata precedente.

I cinque membri della banda, identificati, erano tutti di origine serba regolarmente domiciliati presso un campo rom della zona intorno a Napoli. Adesso si attende che l'unico sopravvissuto, attualmente sotto sedativi dopo l'intervento chirurgico subito, possa fornire le informazioni necessarie agli inquirenti per poter ricostruire cosa sia realmente accaduto.

Lo scopo degli uomini del commissariato è quello di individuare i reali proprietari degli oggetti di valore rinvenuti sia a bordo della carcassa della loro auto che all'esterno per poterli restituire. Al momento non si conoscono le generalità dei cinque componenti della banda nè è dato a sapere se avessero avuto in precedenza a che fare con la giustizia italiana.