Il piccolo Julen, che il pomeriggio del 13 gennaio 2019 era caduto in un pozzo mentre giocava, a Totalán, in provincia di Malaga e che tutti, soprattutto i genitori, aspettavano di ritrovare in vita, purtroppo non ce l'ha fatta. I soccorritori sono riusciti a giungere dal piccolo alle ore 1:25 di oggi, 26 gennaio, dopo ben 13 giorni dall'inizio della sciagura. Dal momento in cui un passante si era accorto di quello che era avvenuto è iniziato un vero e proprio 'tour de force' per riuscire a salvare la vita del bambino. I soccorritori non hanno mai smesso di lavorare nei tredici giorni della tragedia, sia di giorno che di notte, ma questo non è bastato purtroppo e Julen non ce l'ha fatta a resistere al freddo e alle altre sofferenze causate da quelle avverse e ostili condizioni.
I dettagli dei soccorsi
Per arrivare alla caverna che si trova a 70 metri nel sottosuolo, dove era finito il bimbo, il team di soccorso composto da minatori competenti ha dovuto scavare tre tunnel. Gli interventi sono stati bloccati più di una volta per molte avversità. Ad esempio i lavori di copertura della galleria verticale nella quale doveva essere insediato un ascensore sono stati bloccati a causa di qualche tubo conficcato a 40 metri e soprattutto a causa dall'esistenza di rocce molto dure che ostacolavano il passaggio. L'ultimo inconveniente sfortunatamente c'è stato quando mancavano soltanto pochi centimetri per arrivare al punto in cui si trovava Julen ed è stato inevitabile eseguire una quarta micro-esplosione per eliminare l'intralcio e poter continuare a percorrere il tunnel.
L'ennesimo tragico lutto per i genitori e la famiglia
Poco prima del ritrovamento di Julen, il papà è stato colto da un brutto attacco di panico causato dalla forte ansia che ormai portava avanti da giorni. Per i genitori e tutta la famiglia del bimbo è l'ennesimo tragico lutto da attraversare. Nel 2017, infatti, l'altro figlio di soli 3 anni si sentì male in spiaggia e perse la vita per un attacco di cuore che non gli lasciò scampo.
La storia di Julen intanto si estenderà anche in tribunale dopo che un giudice ha avviato un'indagine autorizzata per determinare e confermare le 'colpe' su chi abbia compiuto la realizzazione del pozzo, che ha causato la morte di un bambino e che sembra sia stato incavato soltanto nello scorso dicembre; un'attività svolta spesso in alcune zone dell'Andalusia che d'estate sono predisposte a siccità.
Fonti dell'agenzia EFE, hanno dichiarato che stanno lavorando al caso anche gli agenti della Policía Judicial che fanno parte della Guardia Civil di Vélez Málaga.