Il Tribunale dei minori di Napoli ha sospeso la patria potestà per Valentina Casa e Felice Dorice, i genitori di Giuseppe, 7 anni, che domenica sera ha perso la vita a Cardito (provincia di Napoli), dopo essere stato picchiato dal compagno della madre, e Noemi, la sorellina di 8 anni, che ha riportato gravi tumefazioni al volto. La piccola è stata sottoposta ad un delicato intervento di ricostruzione estetica che, per fortuna, è andato a buon fine.

Gli ex coniugi hanno anche un'altra bambina di 4 anni che al momento si trova in una struttura protetta, in attesa della decisione dei magistrati.

La richiesta della Procura

La Procura minorile ha avanzato una richiesta d'urgenza di sospensione della patria potestà che è stata immediatamente accolta dai giudici per proteggere le bambine che sono già molto provate. Al momento è stato nominato un tutore, in attesa che nelle prossime settimane si tenga l'udienza volta a decidere chi dovrà occuparsi delle piccole. I giudici minorili, infatti, compiranno una serie di indagini e di approfondimenti per capire se i genitori abbiano o meno la capacità di prendersi cura delle figlie. Qualora né il padre né la madre dovessero risultare idonei, si potrebbe optare per l'affidamento ad una delle nonne o, in casi estremi, si potrebbe anche ricorrere all'affido.

I rapporti tra i genitori di Giuseppe

Felice Dorice ha deciso di raccontare la propria verità, supportato dalla sua famiglia, al programma "Pomeriggio 5" condotto da Barbara D'Urso. L'uomo ha affermato di aver provato a mettersi in contatto più volte con i suoi figli, aggiungendo che però sarebbe stata Valentina ad impedirglielo, dicendogli che ormai non gli appartenevano più.

Il padre ha anche chiarito di non sapere che la donna si fosse trasferita a Cardito e di non essere a conoscenza delle reali condizioni in cui vivevano i suoi figli: "Se avessi saputo che vita conducevano i miei figli avrei fatto di tutto per aiutarli". Nelle prossime settimane la polizia indagherà anche su quali fossero i reali rapporti tra Valentina Casa e Felice Dorice, e se realmente l'uomo avesse perso i contatti con i suoi tre bambini.

La famiglia Dorice, anch'essa intervenuta al programma di Barbara D'Urso, ha più volte posto l'accento sul fatto che a pagare per la morte del piccolo Giuseppe non debba essere solo Tony - che con la sua rabbia incontrollata ha strappato il bambino dai suoi giochi e dalla sua spensieratezza - ma anche Valentina Casa perché, a loro parere, non avrebbe fatto abbastanza per salvare la vita al figlio.

D'altronde, le indagini degli inquirenti stanno cercando proprio di spiegare come mai la donna, pur trovandosi nell'appartamento in quei drammatici momenti, non si sia accorta del brutale pestaggio che Tony stava infliggendo al suo bambino.

La confessione di Badre e il fermo

Tony Essoubti Badre proprio mercoledì ha confessato di aver picchiato Giuseppe anche con il manico di una scopa, ipotesi subito formulata dagli investigatori che, però, in un primo momento era stata negata dal 24enne.

Antonino Santoro, gip del Tribunale di Napoli Nord, ha convalidato il fermo per l'uomo e ha emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato da futili motivi e lesioni aggravate.