Emergono dettagli sulla tragedia avvenuta nei giorni scorsi nella provincia di Napoli, precisamente nel piccolo comune di Cardito, dove un bambino di appena sette anni, Giuseppe, è stato ucciso dal suo patrigno. Anche la sorellina di otto anni è stata aggredita e ferita, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Secondo quanto riferisce il sito SkyTg 24, infatti, l'assassino sarebbe il patrigno dei due bambini, di origini tunisine. L'uomo avrebbe spiegato i motivi che lo hanno portato a compiere questo inquietante gesto: "I due bimbi continuavano a fare chiasso giocando e avevano anche rotto la sponda del letto appena acquistato'.

Al termine di un lungo interrogatorio, il 24enne ha così confessato, spiegando i dettagli della vicenda.

Omicidio in provincia di Napoli: muore il piccolo Giuseppe, le parole del compagno della mamma

L'uomo ha spiegato anche che i due continuavano a giocare rincorrendosi e saltando per tutto l'appartamento e sarebbe stato proprio questo, assieme alla rottura del lettino, a far scattare la sua ira. Adesso il presunto colpevole è stato fermato per omicidio volontario e per tentato omicidio. L'uomo ha raccontato alle forze dell'ordine che la coppia "aveva fatto molti sacrifici per acquistare quel letto". Nella giornata di mercoledì 30 gennaio, quindi, verrà effettuata l'udienza che dovrebbe convalidare il suo fermo.

Dal racconto dell'uomo, pare che i due bambini siano stati aggrediti con calci e pugni e non con la mazza di una scopa che invece sarebbe stata spezzata soltanto per la rabbia. Nel frattempo, però, gli investigatori stanno continuando ad indagare per cercare di ricostruire la dinamica esatta della vicenda, a cominciare dalla posizione mantenuta dalla madre dei bimbi.

Migliorano le condizioni della sorellina

Dopo essere stata ferita anche la sorellina del piccolo Giuseppe, le sue condizioni sembrano migliorare pian piano. La piccola è ancora ricoverata, dopo l'operazione che ha subito a causa di un taglio lacerocontuso al padiglione auricolare destro. Nelle scorse ore, inoltre, la bambina è stata ascoltata da una psicologa, in quanto i suoi racconti sono ritenuti fondamentali nel tentativo di ricostruire definitivamente l'episodio che ha poi portato al drammatico omicidio del piccolo Giuseppe.

Nei giorni scorsi si è verificato purtroppo un altro omicidio in provincia di Latina: dopo una lite tra due uomini, l'assassino ha preso la sua auto e ha letteralmente travolto la vittima, uccidendola.