La morte di Giuseppe, il bambino di 7 anni ucciso a Cardito dal compagno della madre e la violenza subita dalla sorellina Noemi, hanno lasciato un'intera comunità sconvolta per le scene raccapriccianti e per l'atrocità del gesto. Tony Badre Essobti ha fornito diverse versioni finché non ha poi confessato di aver colpito selvaggiamente i due bambini. Secondo la ricostruzione avrebbe utilizzato il bastone di una scopa. Attualmente, il patrigno della vittima si trova in stato di fermo, la madre Valentina è invece tornata a casa dei suoi genitori a Massa Lubrense, luogo in cui era cresciuta con i suoi figli e dal quale è andata via a settembre per convivere con il suo compagno.

Intanto Felice Dorice, padre biologico di Giuseppe e Noemi, è stato raggiunto da Pomeriggio 5 dove ha manifestato rabbia ed incredulità per la tragedia che ha portato alla morte del piccolo ed al ricovero in ospedale della bambina.

Da tempo l'ex compagna lo aveva allontanato dai bambini

Dunque, il padre dei piccoli Noemi e Giuseppe è stato intervistato da Barbara D'Urso nonostante sia ancora molto scosso per l'orrore del gesto commesso da Tony che lo ha privato di un figlio. Incredulo e sotto shock, ha dichiarato di non essere in grado di spiegarsi come sia accaduta una cosa simile. Da tempo, ormai, Valentina lo aveva allontanato dai bambini escludendolo totalmente dalla loro vita. "Più volte avevo chiamato per sapere come stavano i bambini - ha raccontato alla D'Urso - ma lei mi aveva detto chiaramente di non farmi più sentire perché non ero più parte della loro vita".

In collegamento con Pomeriggio 5 anche il fratello di Felice, Vincenzo, molto duro nei confronti della madre dei bambini: "Chi ha fatto questo deve pagare, se Valentina non ha mai denunciato ed era presente quel giorno, dovrà pagare anche lei".

Tony in cerca di una farmacia nel giorno del delitto, il racconto di una testimone

Nel frattempo ci sarebbe anche una testimone, un'amica di Tony che avrebbe visto il giovane italo-tunisino aggirarsi con fare molto nervoso alla ricerca di una farmacia, nel giorno in cui è stato commesso il delitto. "Tony non era in sé e cercava creme per i lividi.

Forse non si era reso conto che il bambino era morto", ha raccontato.

Ciò che importa, ora, è la tutela delle due bambine. La più piccola è già stata portata via dagli assistenti sociali, mentre Noemi avrà bisogno di moltissime cure prima che si riprenda del tutto. Le ferite fisiche guariranno con il tempo, quelle dell'anima potrebbe lasciare tracce ben più profonde.