Siamo in una Scuola elementare di Foligno, dove un maestro supplente insulta un bambino di colore davanti a tutti i suoi compagni di classe: il bimbo sarebbe stato costretto a stare girato verso la finestra in modo tale che i compagni non riuscissero a guardarlo. Ora arrivano le parole del ragazzino, involontario protagonista di questa vicenda: "Non voglio che succeda più.

Ero lì da solo davanti alla finestra e non riuscivo a capire il perché, il tempo passava e non cambiava nulla". Il bambino, che chiameremo John in modo da tutelare la sua privacy, ha solo 10 anni ed è figlio di due genitori nigeriani che vivono e lavorano in Italia da molti anni. Lui è nato a Foligno e insieme alla sorellina frequenta la scuola elementare, anche se sono in due classi diverse. Il ragazzino è molto studioso ed educato, ma quando è arrivato il momento di tornare fra i banchi di scuola si è rifiutato per paura di essere nuovamente umiliato: John è tornato da scuola molto triste e con un atteggiamento diverso, dicendo alla mamma soltanto che era stato costretto a rimaner girato verso il balcone.

La donna inizialmente non ha compreso bene ciò che è accaduto ma cosa sia successo è emerso anche grazie alla testimonianza dei suoi compagni di classe.

La reazione degli altri bimbi

Non appena tornati a casa anche gli altri bambini hanno raccontato l'episodio ai genitori, riportando le parole del maestro che insultava John dicendo che era brutto e convincendo i compagni di classe a non guardarlo perché "nero". Gli altri bimbi però, non si sono fatti influenzare dall'insegnante, e sono subito corsi dal bimbo nigeriano per difenderlo. Addirittura hanno anche detto al maestro: "Noi siamo tutti uguali, noi siamo come lui", parole che dette da bambini di appena 10 anni fanno senza dubbio molto pensare.

Ovviamente John ha apprezzato le parole dei suoi amici "con la pelle bianca" che hanno deciso di mettersi vicino a lui a fissare insieme la finestra, questo solo per stargli accanto.

Solo dopo il confronto con gli altri genitori la mamma del bimbo offeso si è resa conto della gravità dell'episodio e si è rivolta immediatamente all'avvocato Silvia Tommasoni, che ha preparato una denuncia contro il maestro da presentare ai Carabinieri. Il legale della famiglia ha parlato della reazione dei compagni di classe, l'unica nota lieta di un episodio di razzismo davvero triste che non sarebbe mai dovuto succedere e che non si deve ripetere.

Episodi simili avvenuti con la sorellina

Si dice che episodi analoghi siano avvenuti anche con la sorellina minore di John, che si trova in una diversa classe dello stesso istituto.

Il maestro, che da quanto appreso dal Miur verrà sospeso dal posto di lavoro, avrebbe avuto infatti un comportamento simile con quest'ultima, episodi che ovviamente saranno approfonditi. Di fronte a una cosa così grave tutti i genitori sono indignati e convinti che il maestro debba pagare per il torto commesso nei confronti del piccolo.