Nella serata di mercoledì 13 febbraio una bimba di neppure 2 anni è stata brutalmente aggredita da un ragazzo di 24 anni, Federico Zeoli, compagno della madre, mentre erano nella loro casa a Genzano, paese dei Castelli Romani, in provincia di Roma. L'uomo, originario di Vinchiaturo, in provincia di Campobasso, si trovava insieme alla bimba, alla gemella e un'altra sorellina, nella casa dove conviveva con la madre delle stesse da pochi mesi. La madre delle bimbe, una giovane di 23 anni originaria di Velletri, non si trovava in casa e soltanto al suo rientro ha potuto constatare ciò che purtroppo era accaduto.
I dettagli della sciagura
Sembrerebbe che il ventiquattrenne abbia improvvisamente picchiato la bambina, davanti agli occhi della sorella gemella, perché non sopportava più il suo pianto, riducendola in fin di vita. La madre, appena rientrata in casa si è resa subito conto delle gravi condizioni della piccola, che era ricoperta di sangue e si è recata immediatamente al pronto soccorso della zona che, però, era chiuso. Poco dopo la donna è stata notata dalla vigilanza dell'ospedale, che ha prontamente chiamato i soccorsi. Sul posto è intervenuta una volante della Polizia di Stato che ha trasportato la bimba all'ospedale dei Castelli, per poi essere subito trasferita al Bambino Gesù di Roma, dove al momento è ricoverata in prognosi riservata.
La piccola ha riportato diverse ferite sul corpo e alla testa, che hanno purtroppo causato un'ematoma cerebrale. Tuttora le condizioni sembrerebbero essere molto gravi. Un aggiornamento recente dell'Ansa riferisce però che la bambina sarebbe migliorata nelle scorse ore.
Il colpevole della 'mattanza' è stato subito arrestato
Federico Zeoli, il ventiquattrenne che ha commesso la "mattanza" nei confronti della bimba di soli quasi due anni è stato subito arrestato dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia.
In passato il ragazzo aveva già avuto problemi con la giustizia per fatti inerenti lo stalking e lesioni. Al momento dell'arresto ha dichiarato ai carabinieri di aver perso il controllo poiché la bambina piangeva troppo e quindi l'ha picchiata.
Tuttora sono in corso le indagini degli investigatori che dovranno ricostruire esattamente la dinamica dell'accaduto e le vere cause che hanno scatenato la "furia omicida" dell'uomo. Dai primi accertamenti eseguiti dagli inquirenti sembrerebbe che l'uomo avesse già picchiato la bambina in altre occasioni.