A Rognano, in provincia di Pavia, un uomo di 47 anni, Alberto Rizzoli, sembrerebbe essersi suicidato togliendosi la vita con un colpo di pistola. La tragedia è avvenuta alla Garzaia di Villarasca, una tenuta di cui era stato il proprietario. L’uomo era il nipote di Angelo Rizzoli, il fondatore della nota casa editrice. Al momento non sono ancora note le cause del terribile gesto, secondo le prime indiscrezioni sembrerebbe che l’uomo avesse problemi di salute. Sul posto si sono recati i soccorsi che hanno immediatamente trasportato l'uomo all'ospedale, dove è morto poco dopo il suo arrivo.

I dettagli della vicenda

Alberto Rizzoli, aveva compiuto 74 anni appena quattro giorni prima di compiere il terribile gesto. A ritrovarlo ormai in fin di vita è stato il custode della tenuta Garzaia, nel Pavese, che ha subito allertato i soccorsi. Una volta arrivati sul posto della sciagura, i sanitari del 118 hanno portato l'uomo moribondo all'ospedale Policlinico San Matteo di Pavia, ma al suo arrivo i medici non hanno potuto fare molto, poiché è morto poco dopo il suo ricovero.

La vita di Alberto Rizzoli

Negli primi anni settanta Albero Rizzoli divenne presidente della cartiera di Marzabotto e amministratore della società di famiglia. Qualche anno dopo, però, si dimise e fondò il gruppo "Quadratum"; la decisione di lasciare la società di famiglia sembrerebbe a causa di diverbi con suo zio.

In seguito, nel 1983, venne anche arrestato insieme a suo fratello poiché denunciati di bancarotta, ma vennero scarcerati dopo pochi giorni e furono poi assolti definitivamente dalle imputazioni. Poco dopo la vicenda Alberto si allontanò dal mondo dell'editoria e si occupò della gestione dell’azienda di Rognano, a Pavia. In un'intervista al Corriere della Sera, dichiarò che si sentiva molto fortunato ad essere nato in una famiglia come quella dei Rizzoli.

Circa quattro anni fa, nel 2015, insieme a suo cugino Nicola Carraro pubblicò il libro: "Rizzoli la vera storia di una grande famiglia italiana", dove ha raccontato molti particolari privati della sua famiglia e di suo nonno Angelo, fondatore della famosa casa editrice.

Tuttora sono in corso le indagini della procura di Pavia che nelle prossime ore o al massimo nei prossimi giorni potranno chiarire ulteriormente le cause che hanno portato l'uomo ad eseguire il terribile gesto.

Inoltre, non è stato ancora chiarito se la tragedia sia legata a dei problemi di salute di cui l'uomo era affetto da qualche tempo. Molti sono rimasti sconvolti e turbati dalla triste sciagura che ha colpito la famiglia Rizzoli.