Forse una prestazione non pagata, sfociata in un tentato omicidio. La vicenda è abbastanza complicata, anche perché ci sono due diverse versioni su quello che è accaduto la scorsa notte nella zona industriale di Preda Niedda, a Sassari, dove due uomini, un 37enne sassarese e un 33enne colombiano, si sono pestati a vicenda, nel piazzale di un distributore di benzina. Uno dei due aveva pure un coltello (il colombiano), che ha utilizzato per ferire il suo avversario: un imprenditore di Sassari che, fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita. L’unica certezza, almeno per ora, è che il ragazzo colombiano di 33 anni, è stato arrestato dalla Polizia con la pesante accusa di tentato omicidio.

Il giovane ora si trova in una cella del carcere sassarese di Bancali, in attesa di essere sentito dal magistrato di turno.

Una raffica di coltellate

La scorsa sera, gli uomini della Squadra Volante stavano pattugliando la zona di Preda Niedda quando si sono trovati di fronte – all’interno di un distributore di benzina – un’auto con i fari accesi e gli sportelli completamente aperti. All’interno dell’auto però non c’era nessuno. Questo perché i due protagonisti della vicenda, un cittadino colombiano e un imprenditore edile sassarese, erano buttati per terra e si pestavano a vicenda a pochi metri dall’automobile. L’intervento degli agenti di Polizia è stato quasi provvidenziale. Il 33enne straniero infatti aveva in mano un coltello a serramanico con il quale aveva appena inferto diverse coltellate al contendente sassarese, che stava perdendo parecchio sangue da più parti del corpo.

Nonostante questo però l’imprenditore – benché fosse ferito al collo, al tronco e alle gambe – era riuscito ugualmente ad immobilizzare il giovane colombiano che è stato colpito da una raffica di calci e pugni. Anche se, proprio quando la Polizia è intervenuta, il 33enne stava riuscendo a liberarsi dalla presa e stava nuovamente brandendo il coltello contro l’imprenditore che lo teneva stretto per il collo.

I poliziotti, non con poca fatica, sono però riusciti ad immobilizzarlo ed arrestarlo soccorrendo, poi, il 37enne sassarese.

Due versioni differenti

Il ragazzo colombiano – che ora si trova nel carcere sassarese di Bancali – ha raccontato agli agenti di Polizia di aver colpito con un coltello l’imprenditore che non avrebbe pagato una prestazione.

I due – secondo il suo racconto – si sarebbero infatti appartati in una zona buia. Ma alla fine del rapporto il 37enne non avrebbe voluto pagare la prestazione. A quel punto allora sarebbe nata una colluttazione tra i due, prima all’interno dell’auto, poi all’esterno. Durante la lite è apparso anche un coltello a serramanico che – secondo il colombiano – era nel cassetto dell’auto dell’imprenditore e a quel punto il giovane l’avrebbe utilizzato per difendersi. La versione dell’imprenditore edile sassarese è invece tutta un’altra storia. L’uomo infatti ha raccontato agli agenti di aver incontrato – per caso – il 33enne colombiano mentre stava facendo benzina. E che il giovane gli avrebbe proposto un rapporto, infilandosi con il busto all’interno dell’abitacolo della sua auto. A quel punto l’uomo sentendosi minacciato ha cercato di buttarlo fuori e poi sarebbe nata la colluttazione, sfociata con le coltellate.