La Procura di Bari ha chiuso le indagini intorno ad un presunto caso di ricatti di natura sessuale, che sarebbero stati perpetrati da un professore dell'Università degli Studi di Bari, facoltà di Giurisprudenza, nei confronti di una studentessa. Le presunte richieste a luci rosse, sarebbero arrivate da un docente di Istituzioni di Diritto, Fabrizio Volpe. Lo stesso ha da sempre respinto le accuse, sottolineando la sua correttezza nei comportamenti tenuti durante lo svolgimento del suo impiego. Inoltre, nel registro degli indagati, era finito il direttore, all'epoca, della facoltà, ovvero Massimo Di Rienzo.

L'accusa nei suoi confronti era quella di aver avuto presunte condotte omissive, al fine di coprire e tutelare il docente. Da tali accuse, Di Rienzo ora è stato completamente assolto.

La versione della studentessa

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, in particolare dalla Gazzetta del Mezzogiorno, la ragazza, in un primo momento, denunciò tutto all'ex preside della facoltà, Massimo Di Rienzo appunto, facendo notare gli strani comportamenti del professor Volpe. La stessa poi si rivolse alle autorità competenti, presentando formale denuncia nei confronti del docente. L'episodio a cui si riferisce la studentessa, sarebbe accaduto nel 2011, e solo nel 2015 si decise a raccontare quanto sarebbe avvenuto nell'aula del docente.

In quell'occasione lo stesso la trovò ben preparata all'esame, e all'uscita le rivolse le richieste esplicite. Agli inquirenti la stessa ha fornito la sua versione dei fatti, dichiarando che nell'occasione di un esame di Diritto Civile, il professore l'aveva respinta, perché, sempre stando alla posizione espressa dal denunciante, non era preparata a sufficienza.

Nonostante la Procura non avesse riscontrato elementi a carico degli indagati, l'allora gip del Tribunale di Bari e titolare del fascicolo, Roberto Olivieri del Castillo, respinse per tre volte la richiesta di archiviazione sulla vicenda presentata dalla Procura.

Caso chiuso

La condotta del Di Rienzo è stata quindi lecita. Dall'attività investigativa, è anche emerso, almeno questo si apprende dai media locali, che l'ex direttore della facoltà convocò le parti in causa, in modo da esporre davanti a lui le rispettive versioni dei fatti.

Anche in quell'occasione, Volpe negò categoricamente le accuse lanciate dalla studentessa, a cui era stato fornito anche un tutor. Da tutti questi elementi, non avendo riscontrato null'altro, il caso è stato quindi archiviato. Il docente potrà comunque sempre ribadire, nelle opportune sedi, la sua estraneità ai fatti contestati.