Sarebbe durato diverse ore l’interrogatorio della guardia giurata di Vercelli che ha speronato e bruciato l’automobile sulla quale si trovava l’ex compagna 40enne, Simona Rocca, tutt'ora ricoverata in ospedale con diverse gravi ustioni. L’aggressore, Mario D’Uonno, 50enne, durante la sua confessione ai carabinieri avrebbe dichiarato di essere stato colpito da un raptus di follia.
D’Uonno, dopo essersi costituito è stato arrestato e momentaneamente si trova in carcere con l’accusa di tentato omicidio. La donna è madre di due figli, uno di 10 anni e uno di 15 e da un breve periodo stava provando la riconciliazione con il marito.
Guardia giurata brucia ex fidanzata e confessa
Secondo quanto dichiarato, l’agguato sarebbe scattato poco dopo le 8 del mattino nel parcheggio del Carrefour e Oviesse di Vercelli, luogo nella quale lavorava Simona da anni. L’uomo, secondo alcune fonti, tra qualche settimana avrebbe dovuto presentarsi davanti ai giudici per rispondere delle diverse accuse di stalking denunciate dalla vittima nei suoi confronti. D’Uonno aveva il divieto di avvicinarsi alla donna emesso dal Gip appena sabato scorso.
Secondo la ricostruzione degli avvenimenti, il 50enne dopo aver speronato la vittima con la sua automobile, l’avrebbe prima minacciata verbalmente cono frasi tipo “ti ammazzo” o “ti uccido”, poi si sarebbe accanito contro di lei con violenza, malmenandola con estrema brutalità.
Successivamente avrebbe cosparso l’auto della donna con del liquido infiammabile, probabilmente benzina, e avrebbe appiccato il fuoco. La donna si trovava all'interno dell’abitacolo e, colpita dalle fiamme, avrebbe riportato il 45% delle ustioni in tutto il corpo. La vittima è stata immediatamente soccorsa e trasportata presso l’ospedale Sant'Andrea di Vercelli e dopo aver ricevuto le prime cure è stata trasferita al centro grandi ustionati del Cto di Torino, dove al momento si troverebbe in prognosi riservata.
Secondo quanto dichiarato dal 50enne durante la confessione, lui e la ex compagna si sarebbero conosciuti proprio presso l'Oviesse di Vercelli, luogo nella quale lavorava la donna e nella quale aveva lavorato anche lui come guardia giurata per un breve periodo.
Organizzato un corteo per la vittima
In segno di solidarietà nei confronti di Simona Rocca, è stata organizzata una fiaccolata alla quale hanno partecipato amici e parenti della vittima.
Il corteo è stato organizzato da alcuni membri facenti parte del gruppo Facebook intitolato “Sei di Vercelli se…”. La fiaccolata ha percorso le vie principale di Vercelli e si è conclusa a piazza Cavour. Presenti anche il Primo cittadino Maura Forte, il presidente della provincia Carlo Riva Vercellotti e l’arcivescovo monsignor Marco Arnolfo.