L'ex le ha lanciato la benzina addosso e le ha dato fuoco, urlandole "muori". Lei gli ha risposto "non muoio", aggiungendo che sarebbe andata dai suoi figli. E un istante dopo essere diventata una torcia umana, è corsa a 'spegnere' il viso infuocato nella prima pozzanghera trovata in strada. Fragilissima nel corpo, fortissima interiormente, Maria Antonietta Rositani, ha scelto di parlare.

Ricoverata in terapia intensiva al Centro ustionati del Policlinico di Bari, la donna di 42 anni, madre di due figli, arsa viva 10 giorni fa dall'ex marito Ciro Russo, 42 anni, evaso dagli arresti domiciliari, sta combattendo strenuamente la sua battaglia per guarire, e ha cominciato a prendersi la sua 'rivincita': ha scelto di raccontare pubblicamente quel che ha vissuto, per incitare le donne vittime di violenza a non aver paura e denunciare.

Dal suo letto d'ospedale pressoché inaccessibile, completamente bendata, Maria Antonietta, grazie all'aiuto del personale medico, ha fatto sentire la sua voce lo scorso mercoledì intervenendo in diretta alla trasmissione 'Chi l'ha visto?', quindi nel corso del programma di Rai 1, 'Storie Italiane', e a 'Pomeriggio Cinque' di Barbara D'Urso.

Evaso dai domiciliari le dà fuoco, il racconto dalla viva voce della vittima

Ha ustioni in gran parte del corpo ma, indomita, ha scelto di parlare. Scappato dai domiciliari, l'ex marito ha percorso indisturbato quasi 500 chilometri, da Ercolano a Reggio Calabria, per attuare il suo piano nel giorno in cui presso il tribunale cittadino ci sarebbe dovuta essere l'udienza per la separazione legale, chiesta da lei. L'uomo era agli arresti domiciliari nella casa dei genitori, proprio dopo che Maria Antonietta l'aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia. A gennaio, lui le aveva dedicato un post su Facebook scrivendole: "Non devi avere più paura, non devi temere più niente". E invece è andato in missione per ucciderla.

Maria Antonietta ha raccontato che quella mattina era in auto, agitatissima perché aveva scoperto che lui era evaso. Quando è stata speronata, ha capito subito che era lui, e che voleva ammazzarla. Ha avuto la prontezza di chiamare i carabinieri e avvertirli che stava per darle fuoco. E infatti, mentre tentava di fuggire dal lato passeggero, lui le ha gettato benzina addosso. "Ho cominciato a sentire il calore delle fiamme. Ho visto la sua freddezza, mi ha detto: muori! Ho sentito tanta forza".

Si è messa a correre e, intanto, ha visto lui scappare "da vile, codardo". A una pozzanghera si è chinata per cercare di sfiammare il volto. Ha cominciato a spogliarsi, "volevo vivere", ha raccontato.

Quindi ha trovato rifugio presso un parrucchiere: "Mi sono specchiata, ho visto in che stato ero, e ho detto non fa niente". Temeva che sarebbe accaduto tutto questo, ma non credeva si potesse evadere dai domiciliari con tanta facilità. La famiglia di Russo sostiene di aver avvisato i carabinieri alle otto del mattino. Maria Antonietta dubita che nella casa degli ex suoceri, di neanche 50 metri quadrati, nessuno si sia accorto di nulla prima.

La donna ha riferito di aver dovuto fare un lungo percorso per arrivare a denunciare il padre dei suoi figli. Ora è un simbolo potente: dopo qualche ora dall'accaduto, con le poche forze che aveva, ha denunciato ancora il suo carnefice. A 36 ore dal fatto, Ciro Russo è stato arrestato a Reggio, poco distante dalla scena del crimine: era in una pizzeria a mangiare.

Non ce l'ha fatta Biuk, l'amato cagnolino di Maria Antonietta che era in auto con lei il giorno dell'agguato e ha provato a difenderla, ma è rimasto anche lui ustionato.

Maria Antonietta, condizioni di salute

Ha superato la fase peggiore, le è stata asportata la parte della pelle bruciata, ora ha ustioni di terzo grado sul 50% del corpo, non ha lo strato di pelle che difende dai batteri, non ha difese immunitarie. Fisicamente vulnerabilissima, sta reagendo con grandissima forza interiore.

Martedì sarà sottoposta a un nuovo intervento per rigenerare la pelle con una metodologia all'avanguardia. Come accade nei casi di gravi ustioni, resterà in prognosi riservata per molto tempo. Sul suo profilo Facebook, grazie ai familiari che scrivono per lei, dà gli aggiornamenti sulle sue condizioni agli amici reali e virtuali che aspettano di vederla guarita e più forte che mai.