Procedono spedite le indagini della Procura di Agrigento in merito al caso della nave Mar Jonio, della Ong Mediterranea, che negli scorsi giorni ha soccorso 49 migranti al largo della Libia. L'imbarcazione, come si ricorderà, aveva chiesto di potersi avvicinare alle coste dell'isola di Lampedusa, ma aveva ricevuto un iniziale divieto da parte della Guardia Costiera. L'imbarcazione fu poi comunque fatta approdare. Il primo indagato è stato il comandante stesso della nave, Pietro Marrone, che dovrà rispondere del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Lo stesso a cui dovrà rispondere adesso Luca Casarin, che nelle scorse ore è stato sentito come persona informata sui fatti. Casarin, lo ricordiamo, è il capo missione della Ong Mediterranea, di cui fa parte la Mar Jonio.
Violato l'articolo 1099 del Codice della Navigazione
Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, Luca Casarini è accusato di aver violato l'articolo 1099 previsto dal Codice della Navigazione. In particolare, secondo chi indaga, avrebbe disobbedito, in concorso con lo stesso comandante, all'alt impartito alla Mar Ionio da parte di un pattugliatore della Guardia di Finanza, prima che la nave potesse entrare in acque italiane. Attualmente i magistrati agrigentini si trovano sull'isola per poter indagare da vicino sul caso, la prossima settimana Casarini dovrebbe essere ascoltato nuovamente in Procura.
Il caso della Ong Mediterranea, già negli scorsi giorni, ha provocato reazioni contrastanti nel mondo politico. Il ministro dell'Interno e segretario del Carroccio, Matteo Salvini, l'ha definita "la nave dei centri sociali, non delle Ong". Dal canto suo, l'equipaggio della Mar Jonio si difende, e si dice soddisfatto per aver salvato tutte quelle vite umane, come ha ribadito un suo membro ieri sera durante la trasmissione televisiva Popolo Sovrano, andata in onda su Rai 2.
Notizia attesa sin da quando è stato indagato il comandante
Sempre "Il Fatto" informa che comunque la notizia di una possibile indagine a carico di Luca Casarini era nell'aria sin da quando sotto inchiesta è finito lo stesso comandante. Fra i reati contestati ai due, oltre al di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, c'è anche quello di mancato rispetto dell'ordine di arrestare l'imbarcazione da parte di una nave delle Forze dell'Ordine italiane. Sicuramente sulla vicenda se ne saprà di più nei prossimi giorni.