Sono passati quasi quattro anni dal duplice omicidio passato all'onore della cronaca come il Delitto di Pordenone. Il 17 marzo 2015 i fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza (rispettivamente di 28 e di 30 anni al momento della morte) furono uccisi presso il parcheggio del Palazzo dello Sport della città friulana.

Giosuè Ruotolo, ex militare di Somma Vesuviana ed amico e collega del Ragone, sarebbe il colpevole, secondo i magistrati, del duplice delitto. La condanna all'ergastolo nei confronti del giovane è stata recentemente confermata in appello.

Duro colpo per la madre dell'imputato la quale, dopo la lettura della sentenza, ha urlato: 'Questa non è giustizia!'.

Delitto di Pordenone: lo sfogo di Giosuè Ruotolo

Giosuè Ruotolo, al termine della lettura della sentenza, si è sfogato affermando che quanto deciso dalla Corte d'Assise di Appello di Trieste, non sarebbe affatto giusto e che lui non ha nulla a che vedere con l'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. L'avvocato Roberto Rigoni Stern, legale del ragazzo, ha fatto sapere ai giornalisti che il suo cliente è affranto, in quanto era convinto di poter convincere i giudici della sua estraneità al delitto.

Giosuè Ruotolo: 'Rapporto cordiale tra me e Trifone'

Dopo la lettura della dura sentenza nei suoi confronti, Giosuè Ruotolo è stato riportato nel carcere di Belluno dove è attualmente recluso.

La condanna all'ergastolo è stata confermata dopo la sentenza di primo grado, che la Corte d'Assise di Udine aveva emesso l'8 Novembre 2017. La condanna è stata emessa dopo otto ore di Camera di Consiglio; l'imputato era lì in aula ad ascoltarla, mentre manteneva un atteggiamento di basso profilo.

In un primo momento, la giuria ha ascoltato le dichiarazioni da parte della difesa nella persona dell'avvocato Giuseppe Esposito, altro legale di Giosuè Ruotolo, e in seguito le dichiarazioni spontanee di quest'ultimo, il quale ha confermato nelle sue parole la totale estraneità al duplice omicidio di quattro anni fa.

L'ex militare ha affermato che tra lui e Trifone c'era un rapporto basato sull'amicizia e la cordialità. Il giovane ha fatto notare inoltre come la sua estraneità ai tragici fatti in quel di Pordenone sia stata confermata anche dai Ris di Parma. Ruotolo, a suo dire, non avrebbe mai litigato con Trifone.

Ricorso in Cassazione per l'ex militare

L'avvocato Roberto Rigoni Stern, deluso dalla sentenza, ha annunciato il ricorso in Cassazione. La recente sentenza si è rivelata essere un duro colpo tanto per lui quanto il suo cliente: 'Ci avevamo creduto - ha detto Rigoni Stern - convinti dell'importanza degli elementi che avevamo presentato'.

Il legale di Ruotolo ha dichiarato l'inesistenza di prove scientifiche e di una reale certezza circa la presenza dell'ex militare sul luogo del delitto. L'avvocato Rigoni Stern ha parlato anche dell'assenza di un movente che potesse giustificare l'omicidio di Teresa e Trifone da parte di Giosuè.