L'ha picchiata a sangue mettendo in serio pericolo la salute fisica della donna e anche quella del bambino che porta in grembo. L'increscioso episodio si è consumato in provincia di Genova, dove un uomo di trentadue anni di origini albanesi, dopo essere rientrato a casa praticamente ubriaco, ha cominciato a picchiare con calci e pugni la sua convivente, una donna incinta al quarto mese di gravidanza. Secondo quanto si apprende dal noto sito Today.it, fortunatamente la donna è riuscita a chiedere aiuto e adesso si trova ricoverata all'interno dell'ospedale cittadino nel reparto di Ostetricia e Ginecologica.

L'aggressore, invece, un incensurato, è stato immediatamente fermato dalle forze dell'ordine e posto agli arresti dopo che quest'ultime hanno effettuato gli accertamenti del caso.

Orrore a Genova: torna a casa visibilmente ubriaco e comincia a picchiare la compagna in dolce attesa

È stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali. Il tutto si è verificato nella tarda serata di sabato 16 marzo: l'uomo, in evidente stato di ubriachezza, tra l'altro per motivi che sembrerebbero futili, si è reso protagonista di un violento diverbio con la sua convivente. Dalle parole, però, si è passati velocemente alle mani, col trentaduenne che ha improvvisamente aggredito la vittima, provocandole delle lesioni sparse un po' su tutto il corpo.

Per questa ragione è stato necessario l'intervento dei medici del pronto soccorso che l'hanno subito trasportata presso il nosocomio cittadino. Nel frattempo, invece, l'uomo è stato condotto al carcere di Marassi.

Il bambino non ha riportato danni, mentre la donna è ancora ricoverata

Fortunatamente pare che il piccolo non abbia riportato alcuna conseguenza dalle botte che la donna ha ricevuto da parte dell'uomo.

Tuttavia, a seguito di questo atto di violenza, è stato possibile fare emergere una lunga storia di violenza domestica che da diverso tempo si consumava all'interno di quell'abitazione di Genova. La vittima, infatti, ha finalmente deciso di denunciare il suo convivente e ciò ha permesso di approfondire le indagini e incastrare l'uomo.

Adesso la donna, che è ancora in ospedale, avrà il compito di rimettersi in forma e di cercare di cancellare il brutto episodio capitatole per poter assicurare una nascita il più serena possibile al suo bambino che tra qualche mese verrà alla luce.