A Roma oggi lunedì 11 marzo, un presunto regista di 69 anni, Pino Flamini, è stato arrestato con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di 5 ragazze, 3 delle quali erano minorenni all'epoca dei fatti. L'uomo si faceva chiamare "il maestro" e con molte delle sue vittime era solito usare la falsa promessa: "Ti faccio fare un film!". Il regista illudeva e abbagliava le povere ragazze con il falso impegno di enormi guadagni, carriere di successo e provini in grandi set cinematografici al solo scopo di abusare fisicamente di loro, all'interno della sua Accademia.

Finti provini: modus operandi

Pino Flamini è presidente dell'associazione Amor ed editore e organizzatore di eventi per la casa discografica Kings. L'uomo è riuscito ad agire ai danni di giovani ragazze per ben sette anni, esattamente dal 2011 al 2018. Il modus operandi del "fantomatico" regista e produttore era sempre il medesimo: era solito ingaggiare le attrici grazie a degli annunci pubblicati on line, impegnandosi di inserirle in qualche film o produzione famosa anche della Rai, per poi mettere in scena dei finti provini che terminavano con delle violenze sessuali ostentate in maniera ingannevole, nel seminterrato della sua Accademia di recitazione nel quartiere Aurelio a Roma, non lontano dal Vaticano.

Annuncio: 'Ragazze non troppo alte'

Negli annunci che il regista pubblicava on line, per cercare di adescare le giovani ragazze, inseriva sempre le stesse caratteristiche nei particolari richiesti: "Ragazze di età tra i 18 e i 22 anni di bellissima presenza e non troppo alte!". Inoltre, intimava le ragazze a non contattare mai direttamente o telefonicamente le agenzie o le produzioni cinematografiche, onde evitare di essere improvvisamente scoperto.

Probabilmente l'uomo ha approfittato della giovane età delle ragazze, presentandosi come un regista noto e affermato con una lunga carriera alle spalle. Ovviamente nessun film è stato poi davvero realizzato. Gli appuntamenti erano organizzati esclusivamente con lo scopo di abusare delle vittime, ignare della vera situazione e di quello che sarebbe accaduto durante i provini.

Le forze dell’ordine hanno potuto arrestare l’uomo grazie alla denuncia di due collaboratrici dello stesso e alla testimonianza delle ragazze, vittime degli abusi. Inoltre, sono stati visionati dagli inquirenti dei file e altro materiale informatico utile alle indagini.