Al Bano Carrisi non ha mai nascosto le sue simpatie per Vladimir Putin e per questo motivo sarebbe stato inserito dal ministero della Cultura di Kiev nell'elenco delle persone che vengono considerate una minaccia alla sicurezza nazionale. La lista ucraina, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Interfax, è attualmente composta da circa 147 nominativi ed è aggiornata regolarmente in base alle indicazioni fornite dal Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale di Kiev, dai servizi di sicurezza ucraini e dal Consiglio della Tv e Radio nazionali.
Certo che essere considerato una minaccia per un intero Paese deve un bel peso per un maturo signore di 75 anni, anche per colui che ha sposato la figlia di due icone di Hollywood come Tyrone Power e Linda Christian ed ha vinto una causa per plagio contro Michael Jackson. Ma a parte gli scherzi, dato per certo che Al Bano non può essere considerato pericoloso socialmente, a meno di non considerare tale la sua popolarità come cantante, il motivo per il quale sarebbe stato inserito nella black list ucraina dovrebbe risiedere in alcune sue dichiarazione, rilasciate nel corso di un'intervista del 2014, che sembrano giustificare in qualche modo l'annessione della penisola di Crimea da parte della Russia di Putin.
Oltre che per essersi schierato apertamente contro le sanzioni economiche alla Russia.
La replica del cantante pugliese
il cantante di Cellino San Marco è stato raggiunto telefonicamente da "Il Sole24ore" e ha subito tenuto a precisare che questo inserimento nella lista nera delle persone sgradite al governo ucraino gli è piombata addosso come il classico "fulmine a ciel sereno".
Anche perché, afferma Carrisi, personalmente non ha mai fatto nulla né contro l'Ucraina né contro nessun altro Paese. Anzi si è sempre presentato come uomo di pace.
Nonostante qualcuno affermi che Carrisi sia amico del presidente russo Vladimir Putin, Al Bano precisa di averlo incontrato personalmente solo in tre occasioni, nel 1986, nel 2005 e nel 2017.
E, ogni volta, in circostanze pubbliche, mai in privato. Ed anche se Putin conosce Al Bano, precisa il cantante, lo conosce come "lo conoscono tutti" in Russia. Ma questo non vuol dire che Carrisi conosca personalmente Putin. Certo, ammette che la cosa non gli dispiacerebbe. Ma se lo affermasse sarebbe "un millantatore".
Per quanto riguarda l'inserimento nella black list, secondo Carrisi il governo ucraino ha preso un grosso "abbaglio". Per il cantante si tratta di una vera e propria "nefandezza". Anche perché, personalmente, ama il popolo dell'Ucraina, dove è stato due volte in concerto. Certo non gli fa piacere essere stato "bollato come minaccia" anche perché una cosa del genere gli crea un danno d'immagine. Di conseguenza, intende consultarsi con il suo avvocato per decidere il da farsi. Ma, sicuramente, Al Bano pretende che si faccia chiarezza.