È una decisione incredibile quella di tre giudici donne di Ancona che hanno annullato una sentenza per violenza sessuale ai danni di una ragazza peruviana, la quale durante una serata passata in compagnia di alcuni amici sarebbe stata vittima di abusi di natura sessuale. Una sentenza giudicata inaccettabile dalle associazioni che difendono le vittime di stupro, le quali adesso annunciano battaglia. A destare soprattutto sconcerto, è la motivazione con la quale i presunti molestatori sono stati assolti. Secondo quanto si leggerebbe nella sentenza, la ragazza sarebbe stata "troppo mascolina" e "poco avvenente", per cui, per i tre togati, sembra poco credibile la storia della violenza raccontata dalla presunta vittima.
Gli stessi giudici quindi ritengono che, forse, la ragazza si sia inventato tutto di proposito.
Il processo adesso dovrà essere rifatto
La vicenda è rimbalzata immediatamente su tutti i media nazionali, che hanno riportato anche alcuni stralci della sentenza. Si precisa che, ovviamente, i giudici hanno preso questa decisione dopo aver attentamente vagliato le carte processuali. Secondo quanto riporta Rai News, sulle sue pagine on-line, le tre magistrate hanno spiegato che non è escluso che la ragazza stessa abbia organizzato quella serata, e che lei quella sera bevve al pari degli altri. A questo punto la giovane avrebbe cominciato a stuzzicare uno dei soggetti maschi presenti, inducendolo ad avere rapporti intimi con lei, quasi in segno di sfida.
Dalle carte si apprende che però a questo ragazzo la presunta vittima non piaceva, tanto che sul suo telefono cellulare aveva registrato il suo nome con un epiteto che ricordava molto gli atteggiamenti mascolini che la giovane avrebbe avuto. Tale fatto sarebbe anche confermato da una fotografia allegata allo stesso fascicolo processuale.
Il processo quindi adesso è tutto da rifare.
In primo grado i giovani erano stati condannati
Durante la sentenza di primo grado, la stessa Corte aveva condannato i presunti molestatori, che sarebbero stati due, rispettivamente a 3 e 5 anni di reclusione. Verdetto che però non vale più, poiché con il ribaltamento della sentenza in questione i due sarebbero innocenti.
Sembra che, anche nella magistratura, ci sia chi non ha preso benissimo la decisione, dal momento che il motivo dell'annullamento della sentenza sembra tutto riconducibile all'aspetto "poco gradevole" che la vittima in questione avrebbe avuto. A questo punto non resta che aspettare ulteriori sviluppi sulla vicenda. E intanto le associazioni hanno annunciato un flash mob vicino la Corte d'Appello.