A Maglie, in provincia di Lecce, ormai si respira aria pesante dopo il delitto di Mattia Capocelli, il 28enne che, nella notte tra il 24 e il 25 aprile scorso, venne ucciso davanti ad un camion fast food con un colpo di pistola. Del gesto è reo confesso Simone Paiano, un 25enne sempre originario del posto. Sia la vittima che l'aguzzino erano conosciuti da tempo alle Forze dell'Ordine. Non si sa ancora con precisione che cosa abbia scatenato il diverbio tra i due contendenti. Secondo una prima ricostruzione operata dagli inquirenti, che hanno ascoltato il Paiano, pare che proprio quest'ultimo sia stato circondato da Capocelli e da alcuni altri giovani, i quali gli avrebbero detto che il fratello di Simone quella sera doveva presentarsi da solo al loro cospetto, forse per un regolamento di conti.

Gli aggressori avrebbero scagliato contro il 25enne anche un panino, le cui tracce furono rilevate quella sera dai Carabinieri. Proprio i militari dell'Arma, ieri pomeriggio, durante un controllo di routine del territorio, hanno notato qualcosa di sospetto in un giardinetto pubblico, sito sempre a Maglie. Gli agenti non ci hanno messo molto a capire che si trattava di un ordigno artigianale. Immediatamente sul posto è giunto il Nucleo Artificieri, che ha disinnescato la bomba.

Ordigno pronto ad esplodere

Se i militari non si fossero accorti anzitempo dell'ordigno piazzato nel giardino pubblico, le conseguenze avrebbero potuto certamente non essere felici. Infatti, quando gli artificieri hanno analizzato il contenuto della bomba, è emerso che questo era un ordigno prodotto artigianalmente, ma capace di provocare parecchi danni.

Al suo interno c'era polvere pirica e una bombola di gas butano, il tutto sarebbe stato innescato tramite una miccia. Precisiamo che è ancora tutto da provare il collegamento con il delitto di Capocelli ma, secondo quanto riporta la stampa locale, la situazione in città non sarebbe per nulla rosea. La casa del killer è costantemente sorvegliata dalle Forze dell'Ordine, la famiglia poi avrebbe abbandonato la cittadina salentina per ovvi motivi di sicurezza personale, e attualmente si trova in un'altra località.

Il sindaco di Maglie: 'Episodi preoccupanti'

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco magliese, Ernesto Toma, che si dice estremamente preoccupato per quello che sta avvenendo in questi giorni nella cittadina da lui governata. L'episodio della bomba, infatti, sarebbe il terzo in pochi giorni dopo l'omicidio del 28enne, in quanto, proprio la sera stessa del delitto, l'automobile della famiglia Paiano è stata danneggiata da ignoti. Questa mattina in Prefettura, a Lecce, si è svolto un incontro per fare il punto della situazione, alla luce di questi episodi che non lasciano presagire sicuramente nulla di buono.