Nel giorno di Pasqua, appena qualche giorno fa, una donna di 49 anni ha dovuto subire un intervento chirurgico per rimuovere un divaricatore lasciato nel suo addome durante un intervento eseguito qualche ora prima. L'allarme era scattato nel momento in cui il personale sanitario si era reso conto che mancava uno strumento dopo l'operazione chirurgica. Ma non solo: appena poco tempo dopo l'operazione la donna aveva accusato dei forti dolori che non avevano niente a che fare con il naturale decorso post-intervento. Il commissario dell'Asl ha denunciato quanto successo e le forze dell'ordine hanno aperto una inchiesta che vede coinvolti medici e infermieri ed hanno sequestrato la cartella clinica della paziente.

Pinza lasciata nell'addome di una donna che aveva subito un intervento all'utero

Una donna di 49 anni si era dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico per l'asportazione di un fibroma uterino, ma a poco tempo dall'intervento aveva accusato dei forti dolori all'altezza dell'addome. L'assenza dello strumento inoltre ha fatto scattare l'allarme. Da un ulteriore esame alla donna, i medici si sono resi conto che avevano lasciato all'interno dell'addome della 49enne lo strumento mancante, ovvero un divaricatore utilizzato per l'intervento. Il giorno di Pasqua è stata operata nuovamente per rimuovere lo strumento dimenticato, al contempo è stata aperta una inchiesta interna all'ospedale di Loreto Mare dal commissario dell'Asl, in cui sono coinvolti sia medici che infermieri presenti al momento dell'operazione.

Non è la prima volta che accade un episodio simile, causato dalla distrazione del personale sanitario di un ospedale.

L'amaro commento del commissario dell'Asl: "Faremo chiarezza sulla vicenda"

Il commissario dell'Asl Napoli 1, il dottor Ciro Verdoliva, ha dichiarato di aver disposto una indagine interna per accertare eventuali responsabilità in merito a quanto accaduto all'interno della struttura alla donna 49enne, ad accertare eventuali responsabilità e a stabilire chi fosse presente al momento della prima operazione chirurgica, fra medici e infermieri.

Entro il 29 aprile, ovvero fra pochi giorni, i responsabili dell'ospedale dovranno necessariamente fornire al commissario dell'Asl una relazione accuratamente dettagliata, in modo tale da fare chiarezza su quanto accaduto durante l'intervento per l'asportazione del fibroma, durante il quale era stato lasciato lo strumento nel corpo della donna, allegata alla stessa cartella clinica della donna sottoposta alle due operazioni chirurgiche, di cui l'ultima non avrebbe dovuto avere luogo.