Sono passate oramai diverse settimane dalla denuncia del terribile episodio di violenze sessuali che si sarebbe verificato in provincia di Napoli, precisamente all'interno dell'ascensore della stazione Circumvesuviana a San Giorgio a Cremano, da parte di tre giovani ragazzi nei confronti di una ventiquattrenne. Tuttavia, continuano ad emergere dettagli inquietanti sulla vicenda, soprattutto dopo i racconti che la vittima ha fatto di fronte alle telecamere durante il programma televisivo della conduttrice Myrta Merlino, 'L'aria che tira', in cui ha rivelato nel dettaglio ciò che sarebbe stata costretta a vivere durante la presunta violenza.

Un'intervista inedita che è partita con la ricostruzione dell'accaduto e con alcune domande fatte a diversi passanti della stazione.

L'intervista della vittima della presunta violenza a Napoli: 'Tratta con l'inganno con l'invito di fumare una canna'

Nel corso del racconto, la ragazza che è stata chiamata Marina (nome fittizio) durante la sua prima diretta in televisione, ha mostrato tutto il suo nervosismo e il suo spavento durante le dichiarazioni fatte. Per proteggere la sua privacy, la ventiquattrenne di Portici aveva il viso coperto da un cappello e una sciarpa. Aveva la voce incerta e con calma ha provato a raccontare i dettagli della presunta violenza. La vittima ha spiegato che sarebbe stata attratta dall'offerta di fumarsi una canna assieme ai suoi abusatori, che l'avrebbero invitata ad andare verso l'ascensore, dove non sono presenti videocamere di sorveglianza.

Così, la ragazza ha spiegato di averli seguiti “un po’ per cortesia, un po’ perché tentata dal voler fumare” .

'Dicevo di fermarsi, ma nessuno dei tre mi dava ascolto'

Invece, giunti nel posto, la ragazza sarebbe stata spinta da Antonio Sbrescia all'interno dell'ascensore e inizialmente c'era soltanto lui, che l'avrebbe subito obbligata ad avere un rapporto orale.

Subito dopo la porta dell'ascensore si è aperta e anche Antonio Cozzolino e Raffaele Borrelli avrebbero preso parte alla violenza. Durante il racconto, la ragazza ha spiegato alla giornalista che era molto agitata e che aveva i conati di vomito. Inoltre, nonostante chiedesse a gran voce che i tre la smettessero, ha raccontato che non sarebbe stata per niente ascoltata dai tre assalitori.

Due dei presunti aggressori sono stati scarcerati

Intanto, nei giorni scorsi, due dei presunti aggressori sono stati scarcerati. Per l'esattezza Alessandro Sbrescia, 18 anni appena compiuti è stato il primo ad essere rilasciato. Poco dopo le porte del carcere si sono aperte anche per il diciannovenne Antonio Cozzolino, scarcerato anche lui per mancanza di prove.

La ragazza che ha denunciato l'aggressione non ha nascosto l'amarezza e la delusione che queste scarcerazioni le hanno provocato. ''Non sono stata creduta'', ha commentando, aggiungendo che se avesse saputo cosa avrebbe comportato la denuncia, non avrebbe mai raccontato quanto successo.