Saranno tutti bocciati i protagonisti del brutto episodio di bullismo che si è consumato una settimana fa, ai margini di un'assemblea d'istituto. Dovranno ripetere l'anno sia i quattro studenti minorenni che hanno deriso una coetanea ubriaca fuori dall'area dell'ex Breda sia la vittima, una ragazza di 15 anni. La decisione presa durante il consiglio d'istituto di ieri sarà confermata e formalizzata nella giornata di oggi dalla preside Elisabetta Pastacaldi.

L'assemblea di istituto

Giovedì 28 marzo gli studenti del liceo artistico Petrocchi di Pistoia si sono riuniti alla Cattedrale Ex-Breda per un'assemblea di istituto.

Una studentessa del primo anno è arrivata con delle bottiglie di birra e, durante la riunione, si è ubriacata. Stordita dall'alcol, la giovane, è stata vittima di alcuni gravi atti di bullismo da parte di quattro compagni di Scuola.

I ragazzi, secondo quanto denunciato dalla 15enne (e secondo quanto testimoniato dai video recuperati dalla Digos), l'hanno immobilizzata e legata con del nastro adesivo, poi l'hanno umiliata scrivendole sul volto frasi volgari e bagnandola con dell'acqua.

Tutti bocciati

Ieri, martedì 2 aprile, il consiglio d’istituto (composto da studenti, genitori, insegnanti, preside e personale Ata) è stato convocato per deliberare su quanto accaduto durante l'assemblea della scorsa settimana.

La decisione non è stata ancora formalizzata, ma a quanto pare tutti e cinque i giovani protagonisti dovranno ripetere l'anno: i quattro ragazzi sono stati puniti per i pesanti atti di bullismo compiuti, mentre la studentessa è stata ritenuta colpevole di aver portato degli alcolici a scuola.

La bocciatura è la diretta conseguenza della decisione presa a carico degli alunni, ossia insufficienza in condotta ed una sospensione di 30 giorni.

Durante questo periodo, i cinque, dovranno comunque presentarsi a scuola per svolgere dei lavori socialmente utili.

Nei giorni scorsi, alcuni genitori, avevano invocato l'espulsione dei bulli, ma il consiglio ha preferito adottare una linea diversa,, ma comunque severa. Mirko Fleres, provveditore di Pistoia, in merito ha dichiarato che la scuola ha preferito non espellere dei ragazzini in fase di crescita, ma accompagnarli verso un cammino formativo che li aiuti a riflettere sul loro comportamento e su quanto accaduto.

La preside Elisabetta Pastacaldi. limitandosi a ricordare che fino a quanto la comunicazione sui provvedimenti non verrà notificata alle famiglie interessate la decisione del Consiglio d’istituto è coperta dal "segreto d’ufficio" ha precisato che, se gli interessati avanzeranno richiesta, la decisione potrà essere riesaminata in sede di Organo di garanzia.