Quella che arriva dalla provincia di Brindisi, precisamente da Ceglie Messapica, è una storia davvero agghiacciante. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, pare che una donna di 37 anni (le cui generalità non sono state comunicate per ovvi motivi di tutela della privacy) sia stata sottoposta per 18 lunghi anni a vessazioni continue da parte del marito e della suocera 58enne.

La donna era sprofondata in un vero e proprio incubo: spesso veniva apostrofata, soprattutto dalla suocera, con frasi ingiuriose, e invitata ad andare via di casa. Anche il coniuge 38enne non sarebbe stato da meno, e per questo motivo il giudice ha emesso nei confronti dell'uomo e della madre un provvedimento restrittivo che gli vieta di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima: dovranno mantenersi ad una distanza di circa 500 metri.

Le vessazioni

La misura coercitiva è giunta al termine delle indagini condotte dai carabinieri della stazione locale che, dopo le opportune verifiche del caso, hanno accertato la terribile situazione in cui era costretta a vivere la donna.

Quest'ultima non solo sarebbe stata apostrofata con parole ingiuriose, ma in alcune occasioni avrebbe subito anche degli sputi dalla suocera.

La madre del marito, inoltre, pare che la controllasse in maniera ossessiva in tutti i suoi movimenti, imponendole addirittura cosa avrebbe dovuto cucinare e mangiare. E proprio sul cibo è emerso uno dei particolari più raccapriccianti dell'intera vicenda, in quanto la vittima sarebbe stata costretta a nutrirsi degli avanzi consumati da altri familiari. A fronte di questa deplorevole situazione, i militari sono intervenuti anche e soprattutto per evitare che potesse accadere una tragedia.

Nel mese di maggio si sarebbe verificata la classica goccia che "ha fatto traboccare il vaso", giacché la 37enne sarebbe stata accusata ingiustamente dalla suocera di averle provocato un malore.

In realtà sembra che la donna si sia inventata di sana pianta il suo malanno proprio per far sentire in colpa la vittima.

La denuncia e il provvedimento

A questo punto la donna si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia, raccontando la sua triste vicenda. Nel frattempo il marito è stato allontanato da casa. Nonostante ciò, l'uomo avrebbe continuato ad avvicinarsi all'abitazione della consorte che, per sottrarsi all'asfissiante presenza del coniuge, si sarebbe rifugiata da un'amica preoccupata per la sua incolumità. In seguito a questi episodi il giudice ha emesso la misura coercitiva, nella speranza che possa porre fine una volta per tutte alle persecuzioni subite dalla vittima.