Un caso di cronaca che gli inquirenti hanno definito intollerabile è quello che è capitato a Ravenna, in una casa di riposo per anziani. Una indagine della polizia municipale scattata a seguito di una denuncia di una lavoratrice della stessa casa di cura dove sarebbe accaduto l’increscioso fatto ha portato alla denuncia di tre persone per maltrattamenti nei confronti di un degente della struttura, un anziano di 94 anni. Sono finite sotto inchiesta due donne che svolgevano la funzione di badante ed il titolare della casa di cura.
Casa di riposo chiusa dalla Polizia Locale
Il fattaccio è avvenuto presso la casa famiglia “Villa Cesarea”, situata in pieno centro a Ravenna. Una delle lavoratrici della struttura sarebbe stata testimone oculare di una scena che aveva come attrici principali due sue colleghe della struttura ed il malcapitato nonno di 94 anni. Le due avrebbero contestato al vecchietto la scarsa propensione alla pulizia. Le due badanti per punire l’uomo lo avrebbero portato nel bagno della struttura e gli avrebbero spalmato sul viso le sue stesse feci. Un crescendo di violenza che le avrebbe spinte anche a far mangiare le feci al vecchietto. Le due si sarebbero fermate solo quando il nonno si è sentito male a seguito del loro stesso comportamento tanto è vero che è stato necessario chiamare il 118 per prestare le cure all’anziano.
Molti quotidiani locali tra i quali “Il Corriere di Romagna” hanno dato ampio risalto all’ennesimo caso di cronaca che riguarda strutture e dipendenti a cui le famiglie affidano i loro cari in piena fiducia, siano essi anziani o bambini e perfino disabili.
Inchiesta e denunce
Dopo la denuncia alla Polizia Locale è scattata l’indagine del Pubblico Ministero competente, Cristina D’Aniello.
Le due badanti colpevoli dell’accaduto e un uomo di Ravenna, il titolare della casa di riposo per anziani, sono stati iscritti come indagati dal Procuratore Capo Alessandro Mancini. A quanto si apprende la vicenda è datata 16 maggio e l'operazione della Polizia Locale a seguito della denuncia della lavoratrice testimone del fatto è stata solerte.
In poche settimane le indagini hanno portato all'evidenza dei fatti ed alle conseguenze che vanno oltre la semplice denuncia dei tre indagati. Infatti la casa di cura è stata posta sotto sequestro e chiusa dalla Polizia Locale che ieri mattina ha provveduto a fare irruzione nella sede. Il Pubblico Ministero ha autorizzato anche la perquisizione dei locali con le Forze dell’Ordine che hanno verbalizzato la presenza all’interno della struttura di 8 ospiti. La casa di riposo, stando alla ricostruzione dei fatti, doveva detenerne al massimo 6 e questa sicuramente sarà un’altra aggravante mossa nei confronti del titolare.