Nelle ultime ore sembra che si sia trovato un accordo circa la controversa situazione di tensione in Siria. Il vice-presidente americano Mike Pence, in visita in Turchia, ha incontrato il presidente turco Erdogan per dissuaderlo dall'idea di continuare ad attaccare la popolazione curda e trovare una soluzione. I due, dopo un lungo confronto, sono finalmente arrivati ad un accordo. Secondo quanto affermato da Pence, adesso la Turchia cesserà il fuoco per cinque giorni per permettere alla popolazione curda, e alle sue truppe militari, di fuggire e di poter cercare un luogo sicuro in cui rifugiarsi dagli attacchi.

Anche i curdi hanno accettato questo accordo ed il comandante del YPG, Mazloum Kobani, ha affermato che farà di tutto per rispettare tale intesa, promettendo che anche le città di Ras al-Ayin e Tal Abyad, principali centri di scontri, lo avrebbero fatto. Intanto, l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) ha affermato che gli attacchi verso la città di Ras al-Ayin, negli ultimi otto giorni, hanno ucciso 72 civili in Siria e che più di 300.000 sono fuggiti.

Il vice-presidente Pence ha, inoltre, sottolineato come, alla fine del 'cessate il fuoco' e dello sfollamento del popolo curdo in Siria, gli Stati Uniti ritireranno le sanzioni poste alla Turchia per il suo improvviso attacco militare.

Non sembrano pensarla allo stesso alcuni politici turchi, infatti il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha affermato che si tratta solo di una sospensione, ma le truppe turche termineranno l'operazione solo nel momento in cui saranno ascoltate le richieste del presidente turco.

La reazione di Trump e dei Repubblicani

Dall'altra parte dell'oceano, il presidente americano Donald Trump ha commentato la notizia attraverso un tweet, esprimendo molta soddisfazione, affermando che, in questo modo, tutti saranno contenti: l'America, la Siria, i curdi, il mondo intero.

Non è però così che la pensano tutti.

Ad esempio il senatore repubblicano Mitt Romney è convinto che questo accordo sia vantaggioso solamente per la Turchia, la quale in questo modo potrà occupare quella striscia di 30 km, in cui si erano stabiliti precedentemente i curdi, ed ampliare i suoi territori. Inoltre, il senatore Romney, durante un suo discorso al senato, ha chiaramente espresso il proprio disappunto circa la decisione di Trump, che quindi, di fatto, abbandonerà la popolazione curda.

Anche il senatore repubblicano della Florida, Marco Rubio, sulla stessa lunghezza d'onda di Romney, ha scritto in un tweet che, nonostante si ritenga soddisfatto del lavoro fatto dalla delegazione americana in Turchia, è convinto che il presidente Erdogan non miri a un cessate il fuoco, ma ad allontanare tutti i curdi dal nord della Siria per poter annettere l'area alla Turchia.