Assolto per non aver commesso il fatto. Finisce un incubo lungo cinque mesi per Marco Carta, il cantante sardo 34 enne ex vincitore di Amici nel 2008, e del Festival di Sanremo nel 2009. Il giudice del Tribunale di Milano, Stefano Caramellino, lo ha completamente scagionato dall'accusa di furto aggravato di sei magliette del valore complessivo di 1.200 euro.

Erano state trovate nella borsa di un'amica 53 enne, Fabiana Muscas, con cui era stato fermato all'uscita del magazzino La Rinascente il 31 maggio scorso. Il cantante che non era presente in aula, dopo aver appreso dal suo avvocato la notizia al telefono, è scoppiato in lacrime.

L'accusa aveva chiesto 8 mesi per Carta

A scagionarlo sono stati i video delle telecamere di sorveglianza del grande magazzino proiettati in udienza. La mattinata al Tribunale di Milano ha tenuto con il fiato sospeso tutti i presenti. Dalle 8 e 30, telecamere e giornalisti si sono radunati all'esterno dell'aula 6 Bis della Sesta sezione penale del palazzo del Giustizia dove si è svolto a porte chiuse il processo con rito abbreviato contro Marco Carta. Professionisti dell'informazione e non, hanno dovuto pazientare a lungo in attesa del verdetto: la sentenza è arrivata alle 14 e 20 dopo due ore di Camera di Consiglio e circa tre di udienza. Il giudice ha assolto il cantante con formula piena per non aver commesso il fatto, disattendendo le aspettative del pm Nicola Rossato che aveva chiesto la condanna a 8 mesi e 400 euro di multa.

"Sono certo che i video di questo grande magazzino dimostreranno che non c'entro nulla", aveva detto Carta ospite a giugno di Barbara D'Urso, proclamando la sua innocenza. Il cantante aveva sottolineato di aver scelto il rito abbreviato perché certo di dimostrare la sua estraneità alle accuse.

Ben diversa la situazione dell'amica e fan, Fabiana Muscas con cui il cantante era in compagnia il 31 maggio alla Rinascente di Milano.

Quel giorno, i due furono fermati all'uscita del magazzino e nella borsa di lei furono trovate sei magliette non pagate, del costo di 200 euro ciascuna, a cui era stato tolto il dispositivo antitaccheggio. La scorsa udienza, è stato stralciato il procedimento a carico dell'infermiera sarda che ha chiesto d'essere ammessa all'istituto della messa alla prova: se il giudice ammetterà la richiesta, dovrà impegnarsi per 54 settimane in una struttura di Cagliari che ospita donne vittime di tratta della prostituzione per espiare la pena ed estinguere il reato.

I difensori di Carta hanno prodotto una memoria difensiva di 50 pagine nella quale, punto per punto, sono stati descritti i comportamenti dei due nel grande magazzino, dimostrando l'estraneità di Carta ad ogni tipo di addebito. "Non poteva essere consapevole della condotta fraudolenta della signora Muscas che ha detto la verità fin dall'inizio quando ha ammesso che è stata una sua sciocchezza, un'avventatezza", hanno spiegato Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta, legali del cantante. Per poi sottolineare: "Era chiaro fin dal primo momento la totale estraneità di Carta e oggi un giudice lo ha acclarato. Poi se la procura ritiene di appellare la sentenza, ci rivedremo in Corte d'appello".

L'avvocato Giordano ha ricordato che la difesa era stata derisa e contraddetta persino da qualche testata giornalistica quando da subito aveva affermato l'assoluta onestà nella condotta dell'assistito. "Il dato è talmente certo che siamo sicuri che la vicenda finirà qui", hanno affermato i legali. Il pm, però, intende impugnare la sentenza d'assoluzione.

Carta: 'Questo è stato solo un brutto sogno'

"Oddio grazie!", ha detto il cantante a telefono in lacrime al suo avvocato Simone Ciro Giordano avendo preferito non essere presente al processo perché sopraffatto dall'emozione. Il legale, appena fuori dall'aula, subito dopo la lettura della sentenza, gli ha comunicato l'esito favorevole del processo, mentre i giornalisti in cerca di un commento a caldo lo circondavano.

Ma l'assistito ha profferito solo qualche parola perché un pianto liberatorio l'ha spinto ad attaccare il telefono. "Sono felice, ma provato": solo più tardi, l'ex concorrente del talent show di Maria De Filippi ha pubblicato un post sui social per commentare la sua assoluzione.

Ha scritto che oggi per lui è stato come risvegliarsi da un brutto sogno. La vicenda processuale l'ha segnato, ma già è un brutto ricordo. Ringrazia chi non ha mai creduto neanche per un attimo alle cattiverie gratuite che gli sono piombate addosso, poi la sua famiglia, il suo amore, gli amici veri. Finalmente può tornare alla musica e sorridere. Lo dimostra la foto allegata al post, in cui è al telefono sorridente. Tra i primissimi impegni, quello di lunedì prossimo: come promesso, sarà ospite a 'Live Non è la D'Urso' per un'intervista in esclusiva con Barbara D'Urso anche per ringraziarla di aver creduto in lui fin dall'inizio della vicenda