Oggi, mercoledì 5 novembre, si sono celebrati i funerali di Luca Sacchi, il personal trainer 24enne ucciso con un colpo di pistola davanti al John Cabot Pub, nel quartiere Appio Latino a Roma. La chiesa era gremita, ma tra le tante persone che hanno voluto dare l'ultimo addio a Luca non c'era Anastasya, la fidanzata che era con lui la notte in cui è morto. Gli amici lo hanno omaggiando sfrecciando in moto, poco prima dell'inizio della Santa Messa.
Anastasya assente ai funerali
I funerali di Luca si sono svolti, in forma privata, nel primo pomeriggio di oggi nella Chiesa del Santissimo Nome di Maria, in via Centuripe, in zona Colli Albani. La famiglia Sacchi ha voluto una cerimonia semplice, a telecamere spente: il padre e la madre del giovane, infatti, hanno sempre richiesto rispetto per il loro dolore e, soprattutto, per la giovane vita spezzata.
La bara del personal trainer ucciso, in circostanze ancora da chiarire la notte del 23 ottobre, era ricoperta di fiori e, tra le tante corone, ha spiccato il cuscino di rose bianche voluto dai genitori e dal fratello minore Federico.
Il feretro è entrato in chiesa accolto da un silenzio composto e carico di dolore. Un silenzio rotto solo dal rombo delle moto fatte sgommare, poco prima dell'inizio delle esequie, da alcuni giovani in segno di omaggio. Il 24enne, infatti, aveva una grande passione per le due ruote e per le corse in pista.
A sorpresa, tra i familiari e gli amici più cari del ragazzo non c'era la fidanzata Anastasiya Kylemnyk, 25 anni. La sua versione, infatti, non hai convinto gli inquirenti e nei prossimi giorni sarà nuovamente ascoltata dai pm.
'La sua morte ha fatto morire anche noi'
La cerimonia funebre è stata officiata da Padre Mario. Il sacerdote, dopo aver sottolineato che il tragico omicidio di Luca ha colpito l'intera comunità, ha aggiunto: "La sua morte, in un certo senso, ha fatto morire anche noi".
Poi, ha ricordato che il perdono è un'espressione d'amore. Facendo riferimento alle parole pronunciate da Gesù sulla croce ("Perdona loro, perché non sanno quello che fanno"), ha anche spiegato che quando non si ama, perdonare è difficile e spesso ci si può sentire scoraggiati. "Auguro a tutti, a me compreso - ha concluso - che la morte di Luca possa essere motivo di vita e che possa aiutarci a rispondere a Gesù".
Roberto, un cugino del personal trainer, ancora sconvolto per la perdita, durante i funerali ha dichiarato: "Ad oggi ancora non riesco a realizzare ciò che è successo. Non è giusto che alle persone buone accadano cose simili. È un mondo allo sbaraglio, ormai. Tutti noi abbiamo un destino, ma questo è troppo".
Poi, ricordando che Luca era un ragazzo d'oro ("Il figlio che tutti i genitori vorrebbero avere"), ha invocato la sua protezione: "Sarai il nostro angelo, non abbandonare mai papà, mamma e Federico. Non ti dimenticheremo mai".