Trema nuovamente la terra in Abruzzo. Due diverse scosse di Terremoto hanno fatto ritornare la paura nella provincia di L'Aquila nella serata di ieri, sabato 7 dicembre. La prima, di magnitudo 3.7 Richter, è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 22:55 a Barete (AQ) alla profondità ipocentrale di 14 km. La seconda, di magnitudo 3.4, è stata registrata alle 23:16 con identico epicentro alla profondità di 13 km.

Alle due scossa principali ne sono seguite anche altre di magnitudo inferiore, le quali hanno oscillato fra 1.0 e 2.2 Richter.

Il sisma è stato avvertito anche ai piani bassi delle abitazioni. Sono state numerose le telefonate giunte al comando dei vigili del fuoco. Sul loro profilo ufficiale Twitter, gli uomini del 115 hanno fatto sapere di non aver ricevuto particolari allarmi, ma prevalentemente richieste di informazioni. Dalle prime verifiche effettuate, in ogni caso, non sono stati rilevati danni a persone o cose, anche se ulteriori sopralluoghi avverranno nelle prossime ore.

Stando a quanto riporta il sito "Hai sentito il terremoto", curato e gestito dall'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, le scosse sono state percepite tra il terzo e quinto grado della scala Mercalli.

Comuni vicini rispetto all'epicentro

In un raggio di 10 km, i comuni vicini rispetto all'epicentro sono Barete (AQ), Cagnano Amiterno, Pizzoli, Montereale, Capitignano e Scoppito. In un raggio di 11-20 km, invece, ci sono Borbona (RI), Campotosto (AQ), Posta (RI), Antrodoco, Micigliano, L'Aquila (AQ), Borgo Velino (RI), Amatrice, Cittareale e Tornimparte (AQ).

Da quanto scrive il sito Ingv, in un raggio di 100 km rispetto al luogo dell'epicentro, vi sono inoltre le seguenti città oltre i 50mila abitanti: a 17 km di distanza c'è L'Aquila, a 43 km da Teramo, a 51 km vi è Terni, a 59 km si trova Rieti, a 67 km c'è Tivoli e a 68 km Guidonia Montecelio. Inoltre l'epicentro si trova a 71 km Foligno, a 73 km da Montesilvano, a 76 km da Chieti, a 78 km da Pescara, a 90 km da Roma, a 95 km da Viterbo ed a 95 km da Velletri.

Il 6 aprile 2009 la grande tragedia

Il 6 aprile 2009, alle 3:32, la città de L'Aquila così come gran parte della provincia, venne sconvolta da una scossa di terremoto di magnitudo 6.3 Richter. Numerose abitazioni caddero, provocando la morte di 309 persone.

Ancora oggi, a 10 anni di distanza dal dramma, il capoluogo abruzzese non ha completato la ricostruzione. A portare i segni più tangibili è il centro storico che lentamente sta provando a risorgere. Un evento tristemente indimenticabile per tutta la popolazione abruzzese, la cui mente torna a quella notte, ogni volta che la terra torna a tremare.