Non si ferma lo sciame sismico che sta terrorizzando la Toscana in questi ultimi giorni, con 36 scosse registrate fino ad ora dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in meno di 24 ore: alle 20:38 di domenica 8 dicembre la terra ha iniziato a tremare con magnitudo 2,6 ed epicentro nel comune di Scarperia e San Piero. Il picco poi è stato raggiunto nella notte, quando alle ore 4:37 un Terremoto di magnitudo 4,5 con epicentro sempre a Scarperia e una profondità di 9 chilometri ha scosso tutta la Toscana colpendo anche Firenze, Pistoia e Prato, che hanno visto le piazze affollarsi dai residenti spaventati.

È stata sospesa, in via precauzionale, la circolazione ferroviaria notturna nelle province coinvolte, fino alla mattinata di oggi 9 dicembre. Restano chiuse alcune scuole dei comuni interessati fino al termine delle verifiche di staticità.

A Barberino del Mugello la situazione più critica

Barberino del Mugello è il paese più colpito: sono stati dichiarati inagibili fin da subito il Municipio, la chiesa e la canonica; risultano lesionate anche parecchie abitazioni ed è stata predisposta una 'zona rossa' in corrispondenza dell'area storica del comune dove i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile stanno verificando la stabilità degli edifici. Il governatore della Toscana, Enrico Rossi, intende allestire un campo tende per 100 persone a Barberino.

Fortunatamente al momento non risultano feriti.

Anche il Prefetto di Firenze, Laura Lega, è al lavoro fin dalla primissima mattinata per coordinare notizie ed interventi grazie alla collaborazione dei diversi sindaci sul territorio di sua competenza.

La paura nella notte ha richiamato alla memoria il sisma che piegò il Mugello oltre 100 anni fa

Il 29 giugno del 1919 un violento terremoto ferì gli Appennini, con epicentro a Vicchio; la scossa più forte registrata fu di magnitudo 9 sulla scala Mercalli, con profondità di ipocentro tra 5 e 10 chilometri. Furono oltre ad un centinaio i morti, più di quattrocento i feriti e innumerevoli le abitazioni distrutte ed i senzatetto, in un contesto storico già difficile perché coincidente con la fine della Grande Guerra.

Le scosse furono avvertite anche a Firenze e Prato, ma non causarono danni irreparabili, se non il crollo di camini e lesioni a qualche edificio. A Campo Bisenzio venne colpita un'antica torre medioevale, poi abbattuta perché pericolante.

Il terrore latente per quel terremoto che coinvolse la Toscana del XX secolo sembra ora ripresentarsi e spaventare gli abitanti di questa meravigliosa regione, ricca di beni culturali dal valore inestimabile.