Abbiamo sentito telefonicamente in esclusiva per Blasting News il Dott. Maurizio Borghetti, in prima linea all’Ospedale Maggiore di Crema (nel quale lavora da 34 anni) per la lotta contro il Covid-19. Il medico radiologo ritiene che, al fine di conoscere al meglio il quadro clinico dei pazienti che presentano sintomi da Coronavirus e quindi dare loro le cure più adeguate, sia indispensabile affidarsi alla tomografia computerizzata.

Il medico ha inoltre fatto il punto sul numero dei contagiati nella provincia di Cremona, estremamente alto rispetto alle altre provincie italiane in termini percentuali, dato che sembra essere stato abbastanza sottovalutato.

Buongiorno Dottor Borghetti, intanto grazie. Domanda banale ma mai cosi importante in questo momento di emergenza sanitaria: come sta?

Per il momento… il Covid-19 non l’ho preso. Quindi bene (scongiuri).

Ci spiega come mai il numero dei contagiati nella provincia di Cr è così alto rispetto alle altre regioni in termini di percentuale per abitante? Questo dato secondo lei è stato sottovalutato?

Bella domanda. Sì, finora è stato sottovalutato, tant’è che da diverse settimane lo scrivo sui social. Recentemente ho avuto un poco di attenzione da media nazionali e soli in questi giorni viene fuori che siamo la Provincia più contagiata d’Italia e non solo in rapporti di abitanti. Sicuramente dovrà essere oggetto di uno studio approfondito.

Ad oggi non lo sa nessuno. Perché i disastri ci sono ad esempio a Madrid e a New York e, per ora (sempre scongiuri) poco a Milano e pressoché niente a Roma, pur essendo le due città italiane con il maggior numero di scambi e contatti internazionali. Invece, è stata colpita in misura nettamente superiore la zona Lodi-Cremona-Piacenza-Bergamo-Brescia.

Già a questo proposito, il Dott. Borghetti ha scritto sui suoi social che: ‘’Non pretendo di aver ragione ma quello che penso lo dico. Cerco di usare i termini più semplici. Si parla di 1 virus in realtà è una quantità di virus che può infettare. L'Istituto M. Negri dice che gli esperti dell'OMS ritengono che la trasmissione da casi asintomatici sia generalmente poco efficiente. In molti casi la carica virale (la quantità di virus in circolo) è bassa e l’assenza di sintomi fa sì che il virus si diffonda poco. Poco non significa 0. Però è meno probabile causi malattia. La presenza di sintomi si lega a una malattia in atto e una quantità di virus può essere presente senza causarla. Nel caso del Covid-19 la malattia nettamente più frequente è la polmonite interstiziale. La Tac ( anche da esperienza cinese) è l'unica metodica che con una "sicurezza" vicina al 100% ci dice in tempo quasi immediato se e quanto è presente la polmonite. Contrariamente a quanto dice qualcuno, se è vero (e a mio modesto parere è da dimostrare) che alcune altre cause possono determinare un reperto Tac uguale a quello della polmonite da Covid, è altrettanto vero che i tantissimi quadri Tac poi correlati a tampone Covid positivo di questi mesi erano e sono sovrapponibili nelle differenti fasi di gravità e evoluzione. Il tampone, così come rilevato in Cina, ha una percentuale di falsi negativi alta (30%) e anche in Italia ci sono diverse testimonianze di polmoniti tipiche rilevate con Tac con 1° e addirittura 2° tampone negativo. Esclusi i falsi negativi, il tampone ci dice che è presente il virus e non se il virus ha determinato o no una malattia. L'esito non è immediato e dipende dalla lettura nei laboratori. Pertanto il numero può accumulare le letture di campioni effettuati in giorni precedenti. Quindi, a mio parere non è il dato giornaliero dei tamponi positivi che con maggior precisione può orientare sull'andamento della pandemia o sperare sulla evoluzione positiva futura ma il numero di Tac positive nuove. E questo numero si sta riducendo in modo significativo rispetto a prima. Quindi. State a casa. Fate molta attenzione anche in casa e nei vostri condomini, cortili e giardini.’’

L’ospedale di Crema è uno tra i più martoriati della provincia. Vede dei miglioramenti rispetto qualche settimana fa?

Per diversi motivi, a mio parere, per valutare ora andamento e poter fare previsioni, è indispensabile valutare la malattia, non il semplice contagio.

E siccome la principale malattia del Covid - 19 è la polmonite interstiziale e questa può essere vista rapidamente e con alta attendibilità solo con la Tac, è l’andamento delle nuove Tac positive più dei tamponi a cui si dovrebbe far riferimento. E da noi queste Tac sono ridotte significativamente rispetto a prima.

Vede la fine – e se sì quando, secondo lei – di questo incubo?

Secondo me (ancora scongiuri) siamo a buon punto, perché la malattia è in calo (meno nuovi posti in Ria, meno nuovi ricoverati nel ps e nei reparti e meno Tac nuove positive. Quindi vediamo la luce nel tunnel. Occhio a proteggersi anche in casa, qui il virus può persistere più a lungo che fuori.

Sorride sempre e ogni giorno infonde coraggio a colleghi e a chi la segue, ma lei ha paura?

Certo, tutti hanno paura, Il mio lavoro (non solo per il Covid-19) mi impone sia meglio non farla vedere.