Brutto episodio nella serata di ieri 13 aprile in provincia di Lecce, precisamente a Neviano, dove i carabinieri della locale stazione hanno arrestato due soggetti del posto. Secondo quanto riferisce la stampa locale, pare che i due siano stati fermati per un controllo intorno alle ore 21:00. I militari hanno chiesto loro i documenti di riconoscimento e, soprattutto, che cosa ci facessero fuori dal proprio domicilio, in quanto sono ancora valide le restrizioni imposte dal Governo per limitare la diffusione del Coronavirus. Per tutta risposta uno dei due si è tolto la mascherina che indossava sul volto ed ha sputato in faccia ad un appuntato scelto, rifiutandosi di mostrare la documentazione richiesta e l'autocertificazione.

La colluttazione

La testata giornalistica locale online 'Lecce Prima' riferisce che a quel punto tra i militari e i due soggetti è scattata una colluttazione. Non è stato per niente facile per gli agenti bloccare le persone in questione: l'uomo che ha eseguito il brutto gesto dello sputo nei confronti del carabiniere è un 47enne residente ad Aradeo, mentre l'altro soggetto ha 42 anni ed è originario di Seclì. Entrambi comunque sono stati arrestati con l'accusa di aver violato le misure anti-Covid-19 e per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I militari sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari presso l'ospedale del Sacro Cuore di Gallipoli: per il brigadiere in servizio i medici hanno previsto una prognosi di cinque giorni, mentre l'appuntato scelto ne avrà per una settimana, in quanto deve superare il forte stato d'ansia causato dallo sputo in faccia della saliva e quindi della relativa paura di essere stato infettato dal Covid-19.

I sanitari hanno anche sottoposto a tampone i due uomini arrestati: l'esito del test è stato fortunatamente negativo.

Trovati in possesso di oggetti atti ad offendere

Al termine delle operazioni di controllo l'autovettura in cui viaggiavano i due è stata sottoposta a perquisizione. Qui i carabinieri hanno trovato un bastone di legno di 80 centimetri e un coltello con una lama di 8 centimetri.

Entrambe le potenziali armi sono state poste sotto sequestro. Della vicenda è stato informato subito il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, il quale ha disposto per entrambi i soggetti gli arresti in regime di domiciliari. La notizia di quanto successo a Neviano, piccolo paesino dell'hinterland leccese, ha fatto subito il giro della provincia e della stessa cittadina, destando sconcerto tra gli abitanti.

Non è di certo il primo episodio di oltraggio alle Forze dell'ordine che si verifica in questo periodo di restrizioni forzate a causa del nuovo coronavirus. Nelle prossime ore si attendono ulteriori aggiornamenti su questa spiacevole vicenda.