Secondo quanto annunciato dal Presidente Conte, il nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, una volta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, estenderà la quarantena fino al 3 maggio. Lo ha deciso il Governo accogliendo il parere del Comitato Scientifico, contrario ad allentare le misure di contenimento del Coronavirus prima di un sensibile calo del contagio. Si temeva infatti che un allentamento delle misure di contenimento in occasione delle feste del 25 aprile e del 1 maggio avrebbero potuto avere implicazioni negative alla lotta al virus.

Sono confermate praticamente tutte le limitazioni agli spostamenti e alle attività produttive in vigore fino ad oggi. In parziale accoglimento delle istanze provenienti dal mondo imprenditoriale e da Confindustria, sarebbero consentite riaperture limitate a librerie, cartolerie, negozi di vestiti per bambini e neonati. Sarebbe inoltre consentito il funzionamento delle macchine per la distribuzione di bevande, la silvicoltura e sarebbero tolte alcune limitazioni al commercio online. Le riaperture sarebbero comunque condizionate alla capacità dell’esercizio commerciale di far rispettare le misure di distanziamento sociale e di fornire al proprio personale e presidi medici necessari quali mascherine e guanti.

Le decisioni dell’Eurogruppo sulle misure anti Covid-19

Durante la conferenza stampa convocata per annunciare il nuovo provvedimento, il Premier Conte ha parlato anche delle conclusioni raggiunte dall’Eurogruppo (il comitato dei ministri delle finanze e dell’economia dei Paesi membri della zona Euro) nella serata del 10 aprile.

Tali conclusioni consistono in raccomandazioni al Consiglio Europeo, formato dai Capi di Stato e di Governo, che si riunirà il 23 aprile per prendere la decisione definitiva. Il fondo “MES” sarebbe accessibile ai Paesi membri senza condizioni e fino al 2% del PIL per spese direttamente o indirettamente legate all’emergenza medica coronavirus, mentre fondi per il rilancio economico sarebbero disponibili attraverso altri strumenti esistenti alle condizioni previste dal Trattato UE.

Nessun accordo sugli Eurobond, obiettivo dell’Italia, che saranno discussi al Consiglio Europeo. Secondo Conte, che ha menzionato un target di 1.500 miliardi di euro per lo sforzo totale da parte dell’Europa, il risultato raggiunto rappresenta un primo passo ed un compromesso non pienamente soddisfacente per l’Italia, che proverà a introdurre modifiche.

Vittorio Colao a capo della Task Force per la “fase 2”

Il Governo sarebbe inoltre intenzionato a creare una task force per gestire la “fase 2” dell’emergenza coronavirus. Tale commissione, composta da specialisti di diversa estrazione tra cui manager aziendali, economisti, scienziati, psicologi, esperti di diritto e amministratori locali, sarà guidata dal dottor Vittorio Colao.

Il manager bresciano, laureato alla Bocconi e con Master ad Harvard, è celebre per essere stato amministratore delegato di Vodafone tra il 2008 e il 2018. Tra le sue esperienze anche la società di consulenza McKinsey, la banca di affari Morgan Stanley ed RCS. Colao è anche stato nominato Cavaliere del lavoro nel 2014. Al manager sarebbe affidato il coordinamento del gruppo di lavoro che dovrebbe definire le linee guida post quarantena insieme al Comitato Scientifico, guidando così l’Italia fuori dalla fase emergenziale.