Ha avuto un tragico epilogo la vicenda di Ariel Hechavarria Mendoza, il ragazzo di 30 anni che nel pomeriggio del 13 giugno era caduto dalla bici, sbattendo violentemente la testa, lungo la ciclabile della Val Gardena all'altezza di San Giustino (Trento). Il giovane è deceduto dopo due giorni di ricovero presso il reparto di rianimazione dell'ospedale trentino di Santa Chiara. Il ragazzo era stato trovato in fin di vita da un passante.

Trento: Ariel Hechavarria Mendoza deceduto dopo essere caduto dalla bicicletta

È deceduto dopo due giorni di ricovero presso il reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Chiara di Trento Ariel Hechavarria Mendoza, il ragazzo di 30 anni che nella giornata di sabato 13 giugno è stato trovato in stato d'incoscienza lungo il fiume Sarca, all'altezza di Giustino, nella ciclabile della Val Gardena.

Accanto al giovane è stata trovata la sua bicicletta: la vittima, da quanto emerge, non indossava il casco. La dinamica su ciò che è accaduto non è ancora chiara: Mendoza potrebbe essere caduto dalla bicicletta a causa di un incidente oppure per un malore. Nel luogo in cui è stato trovato il ragazzo la strada è abbastanza ripida. Secondo alcuni ipotesi potrebbe aver perso il controllo della bici e nella caduta aver battuto la testa, ma rimane sempre una tesi. Nessun testimone era presente al momento dell'accaduto, quindi non si è nemmeno a conoscenza di quanto tempo sia trascorso dall'incidente fino al ritrovamento del giovane, visto che la zona non è molto trafficata in questo periodo.

L'intervento dell'elisoccorso e il trasporto d'urgenza in ospedale

I soccorsi sono stati allertati intorno alle sei di sabato pomeriggio, quando una persona ha notato il corpo del ragazzo e la bicicletta lungo l'argine del fiume, all'altezza della confluenza con il rio Flanginech. Sul luogo sono accorsi repentinamente i vigili del fuoco del distaccamento di Giustino e la polizia locale di Pinzolo, giunta sul posto per effettuare tutti i rilievi del caso.

Sul luogo è intervenuto l'elisoccorso decollato da Trento. Il quadro clinico di Mendoza è apparso grave fin da subito, il processo per stabilizzare le funzioni vitali è stato abbastanza lungo: ha riportato un grave trauma cranico. Immobilizzato e stabilizzato è stato trasportato presso il nosocomio trentino e ricoverato nel reparto di rianimazione, ma purtroppo per il ragazzo non c'è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate.

Ariel Hechavarria Mendoza era di origine cubana (della città di Ciego de Avilla). In Trentino viveva insieme alla sorella nel piccolo comune di Massimeno. Da dicembre lavorava presso il Cerana Relax Hotel di Madonna di Campiglio.