Nei giorni scorsi si è appresa la notizia che il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha contratto il Coronavirus. Le sue condizioni sembravano stabili, ma questa mattina è stato ufficializzato il suo ricovero presso l'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

La dichiarazione del cardinale Bassetti

Proprio in una nota di ieri, il cardinale Bassetti, che è anche arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ha sottolineato come al momento ci si senta stretti in una morsa dove vengono meno le consuete sicurezze.

Anche se il periodo è particolarmente difficile, ha sottolineato Bassetti, la bellezza del Mistero divino non smette di operare per le sue creature.

Un messaggio carico di speranza anche per chi sta vivendo un periodo di profonda difficoltà, ma nel quale si è chiamati ancor di più a far emergere la propria umanità: "Stiamo vivendo - ha continuato Bassetti - un cammino sconosciuto per alcune generazioni: è l'occasione per sentirci ed essere fratelli e sorelle riconciliati nel Dio della vita".

In merito alla sua situazione personale, il cardinale Bassetti ha dichiarato, invece, di vivere questo delicato momento con fede e speranza, affidandosi alla misericordia del Padre. Non sono mancate parole di ringraziamento per tutti coloro che, in vario modo, hanno espresso messaggi di solidarietà e vicinanza, senza far mancare la preghiera.

Quella di Bassetti, ma anche quella di tutti i contagiati, è una difficile prova che il presidente della CEI ha voluto simbolicamente offrire a tutti i malati, i sofferenti, alle persone che hanno vissuto un lutto, ai medici e agli operatori sanitari impegnati in questa difficile lotta al Coronavirus.

Positivo l'arcivescovo di Milano, mons. Delpini

Il Cardinale Bassetti non è l'unico prelato ad essere stato contagiato. Nella giornata di ieri, 30 ottobre, è risultato positivo, ma asintomatico, anche l'Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. In una nota dell'Arcidiocesi si legge: "L'Arcivescovo - che non presenta alcuna sintomatologia - ha dunque iniziato il periodo di quarantena previsto dai protocolli.

Per questo motivo sono state avviate le procedure di tracciamento dei contatti previste e le attività dell'arcivescovo demandate ai Vicari e collaboratori".

La raccomandazione di Massimo Galli

Il professore Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, nel frattempo ha lanciato un nuovo appello ai cittadini, proprio a ridosso della commemorazione dei Defunti del prossimo 2 novembre. Galli ha invitato la popolazione a non affollare i cimiteri, al fine di evitare assembramenti. Il ricordo dei defunti - ha detto Galli - può passare per altre forme.