La telefonata è arrivata poco prima della mezzanotte di venerdì 4 dicembre, al centralino del 112 di Verona: alcuni privati cittadini hanno segnalato la musica e gli schiamazzi che provenivano da un appartamento in Largo Caldera. Quindi i carabinieri si sono recati all’indirizzo indicato, dove hanno fatto la spiacevole scoperta: nell’abitazione era in corso una festa, per la quale si erano date appuntamento ben 11 persone, che ballavano e mangiavano insieme, incuranti delle restrizioni in vigore per arginare la diffusione della pandemia di Coronavirus.

A quel punto i militari dell’Arma hanno fatto cessare la musica e hanno provveduto a identificare tutti i giovani partecipanti alla festa. Ognuno dei presenti è stato sanzionato con una multa, per un importo totale di 5.280 euro.

Nessuno dei giovani presenti alla festa ha protestato per la multa

Nessuno dei partecipanti alla festa di Verona avrebbe protestato per le multe ricevute, nonostante il loro elevato ammontare. Del resto in Veneto la situazione è ancora critica, per quanto riguarda la pandemia di Coronavirus. Infatti, secondo i dati diffusi sabato 5 dicembre, nelle 24 ore precedenti la regione ha segnato ben 3.640 nuovi casi, conquistando il triste primato giornaliero in Italia e superando perfino la Lombardia, la regione più colpita dall’inizio dell’emergenza, che si è fermata a 3.148 nuovi positivi.

Eppure sembra che in molti non abbiano ancora compreso il pericolo dovuto alla diffusione del virus, viste le numerose sanzioni emesse dai carabinieri negli ultimi giorni. I militari dell’Arma in questo periodo stanno pattugliando tutta la città, con particolare attenzione verso le piazze, per prevenire gli assembramenti di persone e qualsiasi forma di aggregazione, che non rispetti le norme fissate per contenere i contagi.

Criticità dei controlli sui più giovani

Dalla caserma dei carabinieri di Verona hanno spiegato che, nonostante l’episodio della festa, in città quasi la totalità delle persone utilizza le mascherine e segue le regole sul distanziamento sociale. Così i controlli si sono focalizzati sugli esercizi pubblici – soprattutto ristoranti e bar – per verificare il rispetto di tutte le norme per prevenire i contagi.

Inoltre l’attività dei militari dell’Arma in questi giorni è indirizzata verso le fasce più giovani della popolazione che, come dimostra la vicenda degli 11 ragazzi multati, spesso non prestano attenzione alle norme per fermare il Covid-19. Spesso i carabinieri si soffermano a parlare con i ragazzi, per spiegare loro l’importanza di dispositivi di sicurezza come le mascherine, di una corretta igiene delle mani e del distanziamento.

Non solo la festa di Verona: le multe sono fioccate anche in una palestra di Napoli

Naturalmente i casi di mancato rispetto delle disposizioni per contenere il Coronavirus non riguardano solamente il Nord Italia. Un curioso episodio è accaduto nelle scorse ore a Napoli, nel quartiere di Posillipo, dove i carabinieri si sono insospettiti, vedendo che la saracinesca della vetrina di una nota palestra era sollevata: inizialmente i militari dell’Arma hanno temuto che fosse in corso un furto.

Ma, una volta entrati, hanno scoperto che, nonostante le norme anti-Covid proibiscano questo tipo di attività, la vita all’interno della struttura non si era fermata. Infatti alla presenza del titolare, un cliente stava utilizzando le attrezzature della palestra, mentre altri due si trovavano nell’area destinata a centro benessere. Naturalmente tutte le persone presenti, non avendo rispettato le regole, sono state sanzionate.