C'erano più di 50 persone che bevevano e ballavano tranquillamente, senza rispettare le regole, ieri pomeriggio 8 gennaio, all'esterno del chiosco Luchia in viale Buoncammino a Cagliari. La maggior parte – come hanno accertato le forze dell'ordine – non aveva la mascherina o comunque l'aveva posizionata in maniera inadeguata. E in più nessuno di loro manteneva le distanze di sicurezza, come le norme prevedono. Una situazione che ha costretto gli agenti del reparto di Prevenzione Crimine Sardegna della Polizia di Cagliari a bloccare i festeggiamenti.
Alla fine dei controlli il proprietario del locale, il cuoco Claudio Ara, è stato multato. Così come è stato sanzionato il dj che metteva la musica e anche gli avventori che hanno collezionato, a testa, una multa da 400 euro per non aver rispettato le norme vigenti anti-Covid. Il locale di viale Buoncammino dovrà inoltre rimanere chiuso per cinque giorni. L'operazione effettuata dalla polizia fa parte dei controlli che, in questi ultimi giorni di festività, sono stati maggiormente intensificati su tutto il territorio, per far rispettare ai cittadini le prescrizioni indicate nel nuovo Dpcm messo nero su bianco dal Governo. Il tutto per fronteggiare i rischi sanitari legati alla rapida diffusione del coronavirus.
Un blitz fulmineo
L'operazione messa a segno ieri pomeriggio dagli agenti del reparto di Prevenzione Crimine Sardegna della Polizia di Cagliari rientra nel rispetto delle regole, determinate dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che prevengono gli assembramenti. Fatto che ieri in viale Buoncammino non sarebbe stato rispettato.
Il centralino del 113 infatti è stato tempestato da numerose telefonate che segnalavano la presenza, all'esterno del chioso Luchia, di almeno una cinquantina di persone che bevevano e ballavano senza rispettare in nessuna maniera le regole imposte. Per questo motivo i poliziotti, dopo aver ricevuto le segnalazioni, si sono fiondati in viale Buoncammino per capire cosa realmente stesse accadendo.
In effetti la segnalazione era reale perché, quando le pattuglie della polizia hanno raggiunto il chiosco, c'è stato un fuggi fuggi generale. Insomma gli avventori alla vista delle forze dell'ordine hanno cercato di far perdere le proprie tracce. Nonostante la fuga generale i poliziotti sono riusciti a bloccare numerosi avventori che sono stati identificati e multati. Così come è stato sanzionato il proprietario per aver permesso il “festino” non autorizzato e anche il dj per aver fatto girare musica a tutto volume.
Parla il proprietario su Facebook
“Eravamo chiusi dal 23 dicembre – racconta Claudio Ara, patron del chiosco Luchia, sul suo profilo Facebook – abbiamo riaperto il 7 gennaio perché l'8 c'era una ricorrenza particolare.
Abbiamo chiamato un po' di amici – spiega il titolare – e abbiamo festeggiato. Per questo vi ringrazio perché siete venuti in tantissimi nonostante il tempo non fosse dei migliori. Non pensavo venisse tutta questa gente – assicura – ed è normale che qualche scalmanato poteva esserci. Nonostante – sottolinea – io e il mio staff ripetessimo in continuazione di indossare correttamente la mascherina. Poi – spiega – abbiamo visto diverse persone fare dei filmati e a quel punto abbiamo capito che potesse accadere qualcosa”. E in effetti dopo pochi minuti ha fatto apparizione la polizia: “Sono arrivati con quattro Suv – assicura Claudio Ara – ci hanno circondato ed è normale che la gente si spaventi e poi se la dia a gambe. Ci hanno multato per assembramento”.