La Corte penale centrale del Regno Unito, nota comunemente anche come "Old Bailey", ha negato l'estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange. La decisione è stata presa dalla giudice distrettuale Vanessa Baraitser ed è stata motivata facendo riferimento ai possibili pericoli per la salute mentale che correrebbe Assange in carcere. Tali pericoli potrebbero derivare dall'isolamento carcerario e, sempre a detta della Baraitser, vi potrebbero essere anche dei possibili rischi di suicidio.

Le accuse degli Stati Uniti contro il fondatore di Wikileaks

Entrando maggiormente nei particolari, negli Stati Uniti D'America lo stesso Julian Assange è accusato di violazione dell'Espionage Act. Tale violazione sarebbe avvenuta tramite la diffusione, sulla Rete, di documenti militari e diplomatici ritenuti top secret. Le accuse nei confronti dell'hacker e giornalista si riferiscono alla pubblicazione di documenti riservati avvenuta, sul sito di Wikileaks, nel 2010. In base a ciò, Assange rischiava ben 175 anni di carcere negli USA.

La difesa di Assange dalle accuse di cospirazione e i documenti diffusi dalla piattaforma

Dal canto suo, Julian Assange e il suo entourage hanno sempre negato le accuse imputategli di cospirazione e violazione della sicurezza nazionale statunitense.

Andando maggiormente nello specifico, l'attivista australiano ritiene che non vi sarebbe alcuna prova atta a dimostrare che Wikileaks avrebbe compromesso la sicurezza di chiunque. Inoltre, Assange ha negato di aver cospirato insieme a Chelsea Manning, attivista ed ex analista del Dipartimento della Difesa statunitense, allo scopo di violare i computer federali di proprietà governativa.

Tra il 2010 e il 2011 sul sito di Wikileaks sono stati pubblicati centinaia di migliaia di documenti segreti relativi alle guerre condotte dagli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq. Oltre a ciò, sempre sulla piattaforma fondata dall'attivista e giornalista sono stati diffusi e pubblicati anche diversi messaggi diplomatici resi noti a seguito di attacchi hacker.

Julian Assange si trova in custodia sul suolo britannico dall'aprile del 2019, dopo essere stato cacciato dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra.

Assange si era rifugiato nell'ambasciata del paese sudamericano nel 2012 e ciò, più precisamente, allo scopo di evitare l'estradizione in Svezia. Tale estradizione era stata motivata dall'accusa di violenza sessuale, in seguito archiviata nel 2019.