Si è spento il 18 maggio nella sua residenza di Milo, in Sicilia, uno dei cantautori che per anni ha intrattenuto giovani ed adulti con la sua musica. Franco Battiato lascia quindi un vuoto nel cuore dei suoi fan e della sua famiglia, lasciando questo mondo all'età di 76 anni, dopo aver lottato per anni con la sua salute cagionevole e dopo esser sparito dai social e dai palcoscenici a causa di una frattura al femore ed al bacino. La notizia è stata resa pubblica dalla famiglia, che ringrazia tutti i fan di Battiato per le parole di affetto, comunicando che le esequie saranno celebrate in modo strettamente riservato.
La sua voce unica e particolare, nonostante gli acciacchi dell'età, era stata ancora ascoltata nell'ultimo periodo da coloro che hanno potuto partecipare alle manifestazioni che si tenevano ogni anno proprio a Milo, paesino in cui lo stesso cantante risiedeva.
Franco Battiato: il genio della musica italiana
Franco Battiato nasce a Ionia, in Sicilia, nel 1945, e per molti anni si è dedicato alla musica senza tuttavia trovare un genere musicale in grado di avvolgerlo completamente e plasmare le sue canzoni. Vari erano i generi musicali che rendevano uniche le sue creazioni ed ancora oggi sembra quasi impossibile riuscire ad inserirlo all'interno di uno di essi. Battiato era uno tra i pochi artisti in grado di balzare da un genere all'altro, dal pop al rock, cimentandosi anche nella musica elettronica ed in quella lirica e riuscendo a catturare l'attenzione di molti giovani e non solo.
Considerato un grande artista, Franco Battiato ha avuto modo di arricchire la sua carriera in diversi modi, anche dirigendo film come Perduto amor e Musikante su Ludwig van Beethoven, mostrati poi alla Mostra del Cinema di Venezia. Pensando a Battiato vengono subito in mente le parole di canzoni come La cura, Voglio vederti danzare, Centro di gravità e tanti altri brani che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.
Battiato, parte della sua storia
Battiato si trasferisce dapprima a Roma per poi collocarsi a Milano nel 1964, ricordando la città per la nebbia a cui non era mai stato abituato. Proprio a Milano ebbe modo di far pratica con la propria chitarra all'interno di un cabaret, dove ebbe modo di conoscere Giorgio Gaber con il quale instaurò un rapporto di amicizia, pubblicando poi rivisitazioni di alcuni brani.
Nel 1967, in compagnia di Gregorio Alicata, forma il duo 'Gli Ambulanti', esibendosi così di fronte alle scuole e presentando brani di protesta contro l'era in cui stavano vivendo, ma quando riesce ad addentrarsi in una casa discografica, il duo si scioglie e lo stesso Battiato decide di proseguire quella strada da solo, collaborando con altre case discografiche e facendosi conoscere. Da qui ha avuto inizio la sua carriera di cantante che, grazie a molte collaborazioni, ha portato alla creazione di numerosi brani all'avanguardia che non tutti erano in grado di apprezzare e che hanno comunque segnato una parte importante della sua carriera artistica.
Il periodo del maggior successo sopraggiunge tra il 1981 ed il 1982, quando pubblicò 'La voce del Padrone', album che gli permise di attirare l'attenzione di numerosi ascoltatori divenuti, poco a poco, fan dell'artista.
Poco dopo, sempre nello stesso anno d'uscita, l'album inizia a scalare la classifica mantenendo il primato per alcuni mesi e permettendo a Franco Battiato di ricevere il premio Gondola d'oro.
L'ultimo album pubblicato dal cantante risale al 2019, si intitola 'Torneremo ancora' e presenta alcuni brani classici dell'artista rivisitati con la Royal Philharmonic Concert Orchestra. Si ritira dalle scene a causa della sua salute cagionevole e, soprattutto, dopo una frattura al femore e all'anca, prima di spegnersi nella sua casa di Milo il 18 maggio 2021, all'età di 76 anni.