Stamattina, 18 maggio 2021, si è spento nella sua residenza di Milo (Catania), in Sicilia, il geniale cantautore Franco Battiato all’età di 76 anni. L'artista era malato da diverso tempo. Era riapparso sui social dopo la frattura al bacino e al femore. Era nato a Jonia il 23 marzo del 1945. Ad annunciare la sua morte è stata la famiglia. I funerali saranno celebrati in forma privata. Battiato riusciva a spaziare dalla musica intellettuale a quella pop, raggiungendo il grande successo nel 1981 con l'album “La voce del padrone”. Il cantautore ha pubblicato brani immortali come “Voglio vederti danzare”, "La cura" e “Centro di gravità permanente” una sequenza davvero sbalorditiva, che celebrò un periodo irripetibile della musica italiana.

La carriera di Franco Battiato

Battiato giunse alla musica quasi per scommessa. Cominciò proprio presso la Corte della Grande Editoria Musicale del Tempo, in Galleria, a Milano, dove si era trasferito, lasciando la Sicilia. Lì provò a fare il cantante commerciale per alcuni anni, senza alcun successo. A Milano, però, ottenne il primo contratto discografico tramite il suo amico fraterno, Giorgio Gaber. Il successo, presso il grande pubblico, arrivò quindi all’inizio degli anni ’80. Negli anni '70, invece, produsse album sperimentali come “Pollution” e “Fetus”, che fecero scoprire per la prima volta all'Italia la musica elettronica.

I brani della nuova fase ampliarono gli orizzonti del pop italiano

Alla fine degli anni '70 Battiato prese a scrivere canzoni pop come “L'era del cinghiale bianco” un gioiello suggestivo e delicato, ipnotico, intrigante, capace di indicare un percorso innovativo, che la musica italiana non aveva mai affrontato. L'anno successivo giunse “Patriots”, con “Up Patriots to Arms” e “Prospettiva Nevski”.

Ma il vero successo arrivò nel 1981 col brano “La voce del padrone”, il primo Lp a superare un milione di copie vendute solamente in Italia. Seguirono “Bandiera bianca”, “Cuccurucucù”, inni spiazzanti e intelligenti, poi “Summer on a Solitary Beach” e “Centro di gravità permanente”. I brani della nuova fase ampliarono gli orizzonti del pop italiano, grazie alla potente originalità degli arrangiamenti, gli accostamenti impavidi, le citazioni colte, la fascinazione per la meditazione e la filosofia.

Franco Battiato è stato anche regista cinematografico, autore di opere liriche, pittore, autore di canzoni per altri artisti

Battiato è stato anche pittore, autore di opere liriche e di canzoni per Milva, Alice, Giuni Russo. Ha collaborato con Claudio Baglioni ai CSI, Pino Daniele, Enzo Avitabile, i Bluvertigo, Tiziano Ferro, Adriano Celentano, i Subsonica e Marta sui Tubi. Si è occupato della regia di alcuni film, tra cui Perdutoamor e Musikante su Ludwig van Beethoven presentato alla Mostra del cinema di Venezia.