La nuova scultura della Spigolatrice di Sapri scatena una bufera sul web: pare sia sessista. “È un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare” così Laura Boldrini, deputata per il Partito Democratico [VIDEO], sempre in prima linea quando si tratta di discriminazioni, ha definito la scultura inaugurata sabato 25 settembre a Sapri, dedicata alla protagonista di una celebre poesia scritta da Luigi Mercantini.
La spigolatrice di Mercantini come simbolo del Risorgimento
L’autore nella sua opera racconta di una giovane spigolatrice trovatasi ad assistere, per puro caso, allo sbarco che Carlo Pisacane fece insieme ai suoi 300 uomini nella Sapri del 1857 per combattere il dominio borbonico nel Regno delle Due Sicilie.
La ragazza, condividendo gli ideali del patriota, decise dunque di seguire le sue truppe in battaglia, ma purtroppo dovrà assistere alla sanguinosa disfatta degli uomini di Pisacane, sterminati dall’imponente esercito del sovrano Borbone.
Una storia tragica dunque, in cui l’innocenza di una giovane rivoluzionaria incontra la tremenda fine di uno degli eroi del Risorgimento, destando impotenza e rabbia nel lettore, ma anche un forte patriottismo, desiderio di rivalsa e senso di giustizia.
L'artista rincara la dose: 'L'avrei fatta completamente nuda'
Sentimenti, questi, che non sembrano affatto trasparire dalla statua realizzata da Emanuele Stifano, il quale, non pago degli abbondanti glutei che appaiono prepotentemente sotto la veste mossa dal vento, scrive su Facebook: ”Se fosse per me, l’avrei fatta completamente nuda.
Penso comunque sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie".
Ad appoggiare l’artista, il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, particolarmente soddisfatto del risultato finale. Sul versante opposto, invece, diversi esponenti del Partito Democratico, come Laura Boldrini, la quale ha pubblicato la foto sul suo profilo Instagram chiedendosi come le autorità presenti, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, abbiano accettato l’ennesima rappresentazione della donna come corpo sessualizzato, senza manifestare alcuna perplessità.
Le parole di Laura Boldrini sono state condivise a gran voce dalle donne democratiche Pd di Palermo, umiliate da quello che doveva essere un simbolo d’indipendenza e di autodeterminazione, e invece risulta essere la conferma di una visione estremamente discriminatoria delle dinamiche di genere, in cui l'essere donna viene limitato all'esibizione del proprio corpo per il compiacimento maschile, impedendo che vengano espressi quegli ideali profondi di libertà, riscatto e uguaglianza dei quali la spigolatrice di Mercantini ne è la storica rappresentazione.
L'unica soluzione per porre fine alla vicenda, secondo le donne del Pd, sarebbe l'abbattimento dell'opera, indissolubilmente macchiata dal maschilismo dell'autore.