Lo scorso 7 maggio, Laura Ziliani sembrava una donna felice: da Brescia, dove abitava con Lucia, la figlia mezzana 24enne affetta da disabilità, sarebbe andata a Temù dalle altre due figlie, Silvia, la maggiore 27enne, e Paola, la più piccola, 19enne, per trascorrere insieme la giornata dedicata alla festa della mamma.

Le cose sono andate in maniera diversa con epilogo tragico: prima, la misteriosa scomparsa dell'ex vigilessa, proprio l'8 maggio, poi il ritrovamento del suo corpo a Temù a distanza di tre mesi e l'arresto delle figlie e di Mirto Milani, fidanzato della grande e amante della piccola.

Dal 24 settembre, Silvia e Paola si trovano nel carcere femminile di Verziano, a Brescia, dove condividono la stessa cella. Milani è in isolamento nel carcere maschile di Canton Mombello. Tutti e tre sono accusati di aver ucciso Laura Ziliani e di averne occultato il corpo. È atteso per domani l'interrogatorio di garanzia.

Laura Ziliani, ultimi messaggi su WhatsApp

Nata e cresciuta a Temù, Laura Ziliani era rimasta vedova nel 2012, dopo che il marito era stato travolto da una valanga. Con la figlia Lucia si era trasferita a Brescia, dove lavorava come impiegata, mentre le figlie Silvia e Paola erano rimaste nella casa del borgo in Valcamonica. La sera del 7 maggio era andata a trovarle, come faceva quasi tutti i fine settimana: con Silvia e Paola avrebbe dovuto fare una gita domenicale.

In uno dei suoi ultimi messaggi su un gruppo WhatsApp, annunciava ad amici e amiche che quel weekend non avrebbe preso parte a un'escursione prevista per dare la precedenza agli affetti: "Io, la festa della mamma vado dalle mie bambine", aveva scritto. In un altro messaggio rivolto al nuovo compagno, Riccardo Lorenzi, odontotecnico di Roncadelle, la sera del 7 maggio aveva allegato la foto di una torta trovata in frigo.

Un dolce fatto dalle figlie che Mirto aveva mostrato anche a una vicina di casa, Nicoletta Chirica: sarebbe stata una messinscena, parte di un piano diabolico. Nicoletta, la cui testimonianza è stata cruciale per gli inquirenti, è l'amica a cui Laura aveva raccontato un mese prima di aver dormito 36 ore dopo aver bevuto una tisana che le aveva preparato Silvia.

La foto della torta sembrerebbe sottintendere un'atmosfera familiare fatta di premure e gratitudine verso una mamma che da sola aveva cresciuto le figlie, facendo loro anche da padre. Invece, secondo gli investigatori, Laura Ziliani sarebbe stata uccisa dal 'trio criminale', così definito nelle carte dell'inchiesta, proprio quella sera. Sarebbe stata stordita con massicce dosi di ansioltici, per poi subire un soffocamento non violento, forse tramite un cuscino. Lo proverebbero l'esame tossicologico, sono state trovate tracce di benzopam, e l'autopsia, nel corso della quale non sono stati riscontrati segni di violenza sul corpo. Dopo essere stata uccisa, Laura Ziliani sarebbe stata portata altrove.

Finché, tra depistaggi ed errori, solo in seguito il corpo dell'ex vigilessa sarebbe stato lasciato, dove è stato poi trovato, ai bordi di un torrente. Ciò spiegherebbe la decomposizione solo parziale dopo molto tempo dal decesso.

Laura Ziliani, il riscontro del movente economico

Unico movente del matricidio da parte delle figlie, allargato alla partecipazione di Mirto Milani, sarebbe per, Procura e carabinieri, di natura economica. Il trio avrebbe voluto impossessarsi del patrimonio familiare gestito da Laura Ziliani e risolvere i problemi economici di ognuno godendo di una rendita a vita, gestendo i quattro piani della palazzina posta sotto sequestro a giugno.

Sul tavolo della sala da pranzo è stato trovato un foglio scritto a mano: l'elenco dettagliato con tutti i possibili interventi, stanza per stanza, per trasformare con 9mila euro l'edificio in un bed and breakfast.

Un progetto che non convinceva la mamma uccisa.

Mirto alle sorelle: 'Fatevi vedere preoccupate'

La mente del trio criminale, il grande manipolatore sarebbe Mirto. Dalle intercettazioni emerge che dopo la scomparsa di Laura avrebbe suggerito a Silvia e Paola di farsi vedere in paese mostrandosi preoccupate. Insomma, di recitare un copione.

In un'altra intercettazione, parlando a telefono a un amico, allude al fatto che la madre della sua fidanzata sarebbe fuggita: "Ci sto pensando ultimamente che magari ha dirottato nel corso del tempo dei soldi su un altro conto corrente e ora si sta facendo la bella vita da qualche parte", dice Milani e aggiunge: "La situazione era disastrosa. Lei spendeva più di quello che prendeva.

Diciamo che una persona maliziosa e complottistica potrebbe anche pensare che sia tutta una trama ordita perché la situazione era troppo grave". Gli accertamenti hanno dimostrato che il patrimonio era solido e ottimamente gestito da Laura Ziliani.