Nei pressi di Urbino nelle Marche nella notte tra il 6 e il 7 settembre è accaduto un grave fatto di cronaca: un giovane ventunenne, dopo aver causato un incidente stradale, tra la sua auto e quella di una ragazza è fuggito e - dopo essere stato raggiunto dai carabinieri - si è tolto la vita nella sua casa a Sant'Angelo in Vado, dove viveva da solo.
Il sinistro non aveva causato nessun ferito e non è ancora chiaro il motivo che abbia portato il ragazzo a commettere un simile gesto. Sul posto dell'accaduto erano già presenti i carabinieri, i quali erano appena arrivati presso l'abitazione del ventunenne per degli accertamenti, dopo che la ragazza aveva consegnato loro il numero di targa dell'auto del giovane.
Con la scusa di andare a prendere i documenti, il ventunenne si è recato in un'altra stanza e si è sparato con un fucile da caccia, regolarmente detenuto.
I dettagli della vicenda
Nella notte tra il 6 e il 7 settembre, lungo la statale 687 Pedemontana delle Marche in provincia di Urbino, un ventunenne ha provocato un incidente stradale tra la sua auto e quella di una ragazza, dopo l'impatto il giovane è fuggito e si è recato presso la propria abitazione a Sant'Angelo in Vado. Nello schianto nessuno è rimasto ferito, ma i carabinieri sono riusciti a risalire poco dopo all'identità del ragazzo, grazie alla targa della sua macchina, letta in precedenza dalla donna.
Quando le forze dell'ordine si sono presentate presso la casa del fuggitivo, il giovane ha aperto la porta di casa senza problemi e ha fatto entrare i carabinieri, poi con la scusa di andare a prendere i suoi documenti è andato in un'altra stanza e improvvisamente con un fucile da caccia si è tolto la vita.
L'incidente provocato dal ventunenne era di lieve entità
Il giovane si è sparato un colpo di fucile sul volto, con un'arma regolarmente detenuta in casa ed è morto all'istante.
L'incidente provocato dal ragazzo lungo la statale 687 Pedemontana delle Marche, in realtà, era di lieve entità e non sono ancora chiare le motivazioni che abbiano portato il giovane a togliersi la vita.
Secondo le prime indagini dei carabinieri, il giovane sarebbe stato colto da un profondo senso di colpa per aver causato l'incidente e per essere fuggito, per questo avrebbe deciso di suicidarsi. Al momento, infatti, non sono emerse altre ipotesi riguardo alla motivazione del ragazzo di mettere fine alla propria vita.
Il ventunenne lavorava come operaio, in una società di assemblaggio di circuiti elettrici, ed era considerato dai conoscenti come una persona alquanto seria e premurosa.
Sembrerebbe, inoltre, che la vittima fosse stato avvertito dai Carabinieri del fatto che non c'era stato alcun ferito nell'incidente.
La tragedia ha sconvolto la famiglia del giovane, attualmente la Procura di Urbino ha aperto un'inchiesta per scoprire se ci siano altri motivi che abbiano portato il ragazzo a commettere un gesto simile.