A Rimini, venerdì 3 settembre, una ventiquattrenne di origini rumene e un uomo di 37 anni riminese, sono stati arrestati a seguito di un'indagine che andava avanti da quasi un mese. Il 5 agosto scorso, infatti, la donna avrebbe messo in atto un agguato ai danni del suo ex fidanzato con l'obiettivo di lasciarlo "sfregiato": l'avrebbe quindi aggredito sotto casa sua con un'arma da taglio, con l'aiuto del suo amico.

La vittima, un trentanovenne di Rimini è rimasto ferito, ma poco dopo l'aggressione ha potuto raccontare tutta la vicenda alla Polizia.

Ulteriori indagini poi hanno ipotizzato che la ventiquattrenne e il suo complice possano essere colpevoli anche di un'altra aggressione, ai danni di un uomo di 50 anni di Riccione, avvenuta lo scorso 16 agosto.

I dettagli della vicenda

Il 5 agosto scorso, la giovane ventiquattrenne di origine rumena, avrebbe organizzato un agguato nei confronti del suo ex fidanzato, trentanovenne di Rimini, con la complicità di un uomo di 37 anni, anch'egli di Rimini. L'obiettivo della giovane era quello di lasciare il suo ex fidanzato "sfigurato": durante l'aggressione la donna avrebbe colpito il trentanovenne più volte sia al volto che alla schiena con un'arma da taglio, per poi fuggire via.

La vittima, nonostante le ferite, è riuscita a raggiungere la questura più vicina, dove ha potuto denunciare subito l'accaduto.

La dichiarazione dell'uomo è stata fondamentale per il prosieguo delle indagini degli inquirenti di Rimini: secondo il trentanovenne, dopo aver discusso con l'ex fidanzata, la donna l'ha seguito in strada e lì ha cominciato a colpirlo alla schiena e al volto con una sorta di taglierino.

Le indagini degli inquirenti e l'arresto

Dopo l'indagine eseguita dagli investigatori della squadra mobile di Rimini, nella giornata di venerdì, la ventiquattrenne e il suo complice di 37 anni sono stati arrestati e condotti in carcere, come misura cautelare.

Dopo l'arresto, la donna ha dichiarato di essere innocente e di essersi soltanto difesa dal suo ex fidanzato, ma gli esami eseguiti dalla Scientifica hanno confermato la versione della vittima.

Successive indagini hanno ipotizzato che la coppia di aggressori potrebbe essere colpevole anche di un altro attacco, nei confronti di un cinquantenne di Riccione. Tale aggressione è avvenuta il 16 agosto scorso e, secondo gli inquirenti, la vittima sarebbe una vecchia conoscenza della ragazza.