L'autopsia eseguita ieri, 30 ottobre, dallo specialista Roberto Demontis ha dato conferma a numerose ipotesi formulate dagli investigatori dei carabinieri. Alessio Madeddu, pescatore e chef originario di Teulada, è stato prima colpito con un coltello che lo ha ridotto in fin di vita. Poi, probabilmente durante la colluttazione con il suo aggressore, sarebbe stato più volte colpito alla testa, forse con una pietra. Gli inquirenti inizialmente avevano ipotizzato che l'assalitore avesse utilizzato anche un'accetta, ritrovata proprio sul luogo del delitto.
Ma dall'autopsia risulta molto più probabile che sia stata la vittima a utilizzarla, almeno inizialmente per difendersi. Prima di accasciarsi a terra ed essere colpito brutalmente alla testa dal suo aggressore.
Omicidio Madeddu, chi sarebbe l'assassino
In carcere per l'uccisione di Alessio Madeddu si trova il panettiere Angelo Brancasi, 43enne originario di Erice ma da tempo residente a Sant'Anna Arresi dove aveva messo su famiglia. Proprio ieri, 30 ottobre, si è svolta l'udienza di convalida in videoconferenza. Il giudice per le indagini preliminari, Giorgio Altieri, ha firmato il fermo del panettiere. Ed ha anche messo nero su bianco una nuova misura cautelare in carcere per il presunto assassino.
L'accusa è infatti di “omicidio volontario aggravato”, si legge nelle carte della Procura. Intanto domani, lunedì 1° novembre, a Teulada saranno celebrati i funerali di Alessio, come ha autorizzato la Procura di Cagliari. Inizieranno alle 15:30 nella chiesa parrocchiale Vergine del Carmine.
Le indagini continuano
Nelle prossime ore gli specialisti dei Ris, il reparto di investigazioni scientifiche dell'Arma, finiranno di svolgere ancora tutti gli accertamenti.
Per ora non è stata ancora contestata dal giudice la premeditazione. Soltanto dopo la relazione degli uomini in camice bianco sarà possibile accertare come siano in effetti andate le cose. Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti, il litigio tra i due sarebbe subito degenerato. Il presunto assassino si sarebbe presentato nell'ittiturismo della vittima già armato di coltello.
Proprio qui avrebbe attirato la vittima all'esterno dove, sicuramente, avrebbe sferrato la prima coltellata. Alessio Madeddu a quel punto sarebbe caduto a terra e il suo carnefice, probabilmente in preda ad un raptus di rabbia, avrebbe continuato a colpirlo in tutto il corpo con calci e pugni. Per poi finirlo – secondo l'autopsia del medico legale Roberto Demontis - probabilmente con una pietra. Lo chef e pescatore sarebbe morto per una vastissima emorragia cranica. In parole povere – spiegano gli inquirenti – quando Alessio Madeddu era già gravemente ferito e a terra, sarebbe stato colpito al cranio con il corpo contundente. Che appunto avrebbe sfondato la testa della vittima. Da qui le numerose tracce di sangue presenti sul luogo del delitto.